Dopo il post sui propri canali social del presidente della Dinamo Sassari Stefano Sardara (qui la news), anche il General Manager del club biancoblù Federico Pasquini ha parlato del momento della squadra dopo la sconfitta subita al PalaSerradimigni contro l’Olimpia Milano. Qui un estratto dell’intervista rilasciata a La Nuova Sardegna.
Sul momento
“Dobbiamo stare tranquilli e lavorare duro. Non ce l’aspettavamo ma ora senza isteria dobbiamo risolvere i problemi. Se viviamo dietro ai risultati schizofrenici del giocare domenica, martedì e domenica non ne veniamo fuori, restiamo equilibrati sia dopo le vittorie che dopo le sconfitte. Con Scafati eravamo +25 e non ci siamo sentiti i Lakers, contro il Paok abbiamo vinto e fatto buone cose, ma l’ultima cosa da fare è che prima di questa partitaccia abbiamo sbagliato tutto“.
Su budget e costruzione della squadra
“Il budget è assolutamente adeguato per quella che è la Serie A. Abbiamo voluto mantenere 9/12 della squadra che ha fatto le semifinali scudetto cambiando tre posizioni. Per Logan c’è Dowe, più play per rimettere Gentile guardia. Al posto di Burnell è arrivato Jones, più perimetrale, e per Bilan avevamo scelto Onuaku che ha caratteristiche simili. Poi succede che hai tutti gli ingredienti ma non sempre la torta riesce. E con Stephens abbiamo vinto due volte su tre“.
Sul futuro e sul gruppo italiano
“Cosa ci vuole ora? Calma e gesso, lavoriamo ancora e lavoriamo bene. Contro Milano per una serie di ragioni non è saltato per aria un solo ingranaggio ma tutto l’insieme, può capitare ma non dimentichiamo chi avevamo davanti. Poi, manca il top player italiano? La prima Coppa Italia l’abbiamo vinta – con tutto il rispetto – con Devecchi, Sacchetti e Tessitori. Il triplete con Chessa, Devecchi, Formenti, Vanuzzo e Sacchetti. Tutti i club italiani apprezzano e rispettano Diop, Treier e Gentile. Spissu e Polonara sono dei grandi ma quando hanno avuto l’occasione per l’Eurolega non potevamo né volevamo fermarli. Ora siamo incartati a prescindere da italiani e stranieri e dobbiamo venirne fuori. Le contestazioni ci stanno e sta noi fare in modo che cessino. La gente domenica si è rotta e ha ragione”.
La Redazione














