La Dinamo Sassari ha la chance per far sua la sfida, ma è la Reyer Venezia a vincere gara 1 dei quarti playoff Scudetto con il punteggio di 82-79. Una partita in cui a essere decisivi sono stati gli ultimi possessi.
Equilibrio
Bucchi parte con Dowe, Kruslin, Jones, Bendzius e Stephens. Spahija risponde con Granger, Bramos, Parks, Willis e Watt. È Dowe a sbloccare il punteggio dalla lunetta, prima che Watt risponda. Venezia prova subito a rendere lunghi e complessi i possessi sassaresi, Stephens dopo due minuti ha già due falli, ma Sassari resta avanti guidata dall’ex Prometey. Bendzius attacca il close out e porta il punteggio sul 4-10, con Spahija che chiama così il primo timeout. Venezia respira e trova tiri puliti per riportarsi sotto. Jones si iscrive alla gara con una tripla dall’angolo per l’11-15 di metà periodo. I due coach ruotano le panchine, Bramos firma il -2, ma Robinson impatta bene e mette a segno nove punti di fila per il 20-29, che diventa 22-29 sul finale di primo quarto grazie al canestro di Tessitori. Sassari apre il secondo quarto con la tripla di Treier dall’angolo, seguita dai liberi di Gentile che siglano il +12 Banco. Robinson tiene le distanze invariate, poi Mokoka e Spissu accendono il Taliercio segnando dall’arco per il 32-39 a 6.17 dal termine del primo tempo. Venezia aumenta l’intensità in difesa e riesce ad andare in transizione, con la tripla di Brooks che vale il 39 pari a poco più di 4’ dalla seconda sirena. Il pick&roll Spissu-Watt si traduce nel vantaggio sul 41-39 per l’Umana. La partita si fa più fisica, ma si fa spazio anche la confusione, con i veneti che rimangono avanti nonostante i due canestri di fila di Dowe. Granger dalla lunetta scrive il +5 sul 50-45 su cui si chiude un primo tempo in cui la Dinamo cala nel lungo periodo, non tira bene dall’arco (33%), ma rimane comunque più che in gara.
Alti e bassi
Bucchi lascia in campo Gentile al posto di Kruslin dopo l’intervallo. Parks apre il terzo periodo con una tripla che fa segnare il massimo vantaggio orogranata. Sassari non riesce a essere fluida in attacco, Dowe prova a cambiare l’inerzia ma forza e concede così il campo aperto a Willis che inchioda il +10 (57-47). L’alley-oop con fallo tra Dowe e Stephens che dà una scossa ai biancoblù. Sassari infatti difende forte per diversi possessi e quattro punti consecutivi di Bendzius portano di nuovo i biancoblù a un solo canestro di distanza. Spahija chiama minuto e a rispondere al suo coach è il solito Bramos. Gentile forza un paio di conclusioni, l’attacco di Sassari si ferma di nuovo e ancora una volta in transizione l’ex Pana colpisce dall’angolo riportando Venezia sul +9 (63-54). Il lavoro sul perno di Tessitori vale il nuovo vantaggio in doppia cifra, Dowe però ruggisce e lima il risultato, prima che Robinson batta la sirena in penetrazione per il 65-58 di fine periodo. L’ultmo quarto si apre con errori da una parte e dall’altra, poi è Dowe a sbloccare la situazione. La partita si fa ancora più dura, e il fallo antisportivo fischiato a Dowe rischia di girare l’inerzia della gara insieme alla tripla di Mokoka che vale il 72-60. Kruslin però non ci sta e accorcia nuovamente le distanze con la prima tripla della serata. Spahija decide di parlarci su, Parks segna due punti troppo facili, e allora è Diop a provare a dare un segnale ai suoi. Il senegalese prende letteralmente per mano la squadra. Segna cinque punti di fila, ma stampa anche sul tabellone l’appoggio di Mokoka. Poi non si ferma, perché serve una gran palla per Robinson, poi recupera un pallone prezioso ripresentandosi in lunetta dove l’uno su due vale il 71-74. Venezia si sblocca dopo più di due minuti affidandosi a Watt, che schiaccia in testa a Diop il 78-73. Il senegalese si rifà trovando nuovamente Robinson sotto canestro, Sassari ha l’opportunità di agganciare la Reyer ma l’ex Chemnitz sbaglia la tripla. Dall’altra parte, Venezia sceglie di isolare Watt, ma Kruslin si inventa un recupero che vale il fallo del centro avversario e due tiri liberi che portano il distacco a un solo punto a un minuto dalla fine (78-77). Robinson ruba un altro pallone, Dowe alza il floater che però va lungo e allora Sassari è costretta a ricorrere al fallo sistematico. A 21’’ dall’ultima sirena, Willis non trema dalla lunetta e fa due su due. Venezia fa la stessa scelta, con Dowe che non sbaglia. Bendzius fa ancora fallo sull’ex Brindisi la cui mano però non trema. Bucchi chiama allora il suo ultimo timeout, ma la difesa fisica di Parks su Dowe vale la vittoria della Reyer che porta a casa Gara 1 con il punteggio di 82-79.
Reyer Venezia-Dinamo Banco di Sardegna Sassari 82-79 (22-29, 28-16, 15-13, 17-21)
Venezia: Spissu 3, Parks 8, Bramos 12, Granger 6, Brroks 7, Willis 10, Moraschini 2, De Nicolao, Chillo, Watt 19, Mokoa 8, Tessitori 7.
Sassari: Stephens 5, Robinson 16, Dowe 18, Kruslin 9, Bendzius 8, Diop 13, Jones 3, Devecchi, Treier 3, Chessa, Gentile 4, Raspino.
Matteo Cardia














