Giornata di presentazioni in casa Dinamo Sassari che, in occasione della conferenza stampa che anticipa le sfide di campionato e Champions League contro Treviso e PAOK, ha dato il benvenuto al nuovo acquisto Aleksej Nikolic.
Sull’arrivo a Sassari
“È un po’ matta come situazione, ventiquattro ore fa non mi stava arrivando nessuna chiamata e adesso sono qua di fronte a voi. Apprezzo molto il benvenuto di tutte le componenti della Dinamo. Noi siamo professionisti e dobbiamo tenerci pronti sempre. Arrivo con grande carica. Non c’è tempo per pensare, bisogna subito darsi da fare. Sono contentissimo di essere qua a Sassari“.
Sull’esordio contro Treviso sua ex squadra
“Quello che sta succedendo è singolare soprattutto per il timing con cui tutto ciò sta capitando . Di Treviso ho un bellissimo ricordo, sono stato benissimo“.
Sull’infortunio della scorsa stagione
“L’anno scorso ho avuto un piccolo infortunio, è stata una stagione un po’ particolare. Burgos poi è retrocessa, c’è stata una girandola di cambi e per una decisione tecnica non sono stato riconfermato. Però sapevo che una chiamata sarebbe arrivata e ho fatto di tutto per farmi trovare pronto”
Ha avuto modo di parlare con coach Bucchi in queste 24 ore?
“Ho scambiato qualche parola con il coach ieri quando sono arrivato. Sicuramente in questi due giorni parleremo molto di più. Sul campionato italiano? Ci sono Bologna e Milano davanti a tutti per il resto è molto equilibrato. Ci sono campi molto caldi e squadre molto preparato soprattutto quando si gioca in trasferta bisogna essere sempre pronti”
Sui tifosi di Sassari
“I tifosi di Sassari sono molto caldi e appassionati. In Italia vedere una squadra che lotta, combatte e ha idee di gioco è molto importante. Faremo il possibile per fare in modo che gli spettatori si divertano. Qua ci sono tante aspettative, a Sassari si è vinto tanto e vincere crea aspettative sono in una piazza in cui vincere è molto importante“.
Su coach Trinchieri suo ex allenatore
“Ho imparato molto da lui, è stato molto importante nella mia crescita. Mi ha aiutato molto soprattutto per la disciplina e per l’atteggiamento in campo. Lui predilige avere il controllo del ritmo e gestendo la gara. Però ora ho solo un pensiero, voglio giocare a basket”.
Andrea Olmeo














