Secondo successo consecutivo battendo avversarie del calibro di Bologna e Venezia e tabu trasferta sfatato grazie al 71-78 rifilato alla Reyer in Laguna. Tra i protagonisti principali di questo cambio di rendimento della Dinamo Sassari c’è sicuramente coach Nenad Markovic, intervistato dalla società biancoblù attraverso i propri canali social. Di seguito vi riportiamo le dichiarazioni del tecnico dei sassaresi.
Sulla cambio di rendimento avuto dalla Dinamo
“Penso sia la continuità avuta durante i quaranta minuti la chiave di questo cambio di rendimento, abbiamo parlato di questo con i ragazzi. Contro Venezia è stato fondamentale avere solo 6 palle perse. Quando parliamo di palle recuperate o perse, le prime sono maggiori delle seconde: quando giochi contro uno dei migliori quattro team del campionato questo è un dato molto importante. Abbiamo iniziato a credere che potessimo vincere le partite anche in trasferta e che abbiamo abbastanza talento per competere anche quando non siamo nella nostra miglior giornata in fase offensiva. Il talento è anche non avere la migliore partita in attacco ma cercare di muovere la palla e sfruttare i punti deboli della difesa avversaria. Questa era la chiave della partita”
Sul lavoro difensivo come segreto per battere Venezia
“Abbiamo fatto un ottimo lavoro difensivo. La miglior parte della nostra prestazione difensiva contro Venezia è stata quella proposta nel secondo e quarto parziale. Nell’ultimo quarto abbiamo subito solo 11 punti, in casa di Venezia che è una delle più importanti squadre in campionato”.
Sul cambio di mentalità avuto da parte della squadra
“Abbiamo cercato di capire cosa potevamo fare meglio, quale fosse il momento chiave della partita e quando essere in grado di avere una reazione. La cosa positiva delle ultime due partite è la capacità di reazione avuta nel terzo quarto, momento della gara in cui approcciamo male. Siamo stati capaci di rialzarci e abbiamo ripreso a giocare. Questa è una di quelle qualità su cui dobbiamo riflettere”.
Sull’apporto dalla panchina
“Per me è molto importante l’apporto dalla panchina, sono coloro i quali riprendono le partite se il quintetto inizia male oppure ti permettono di mantenere l’equilibrio se si parte bene. Devono mantenere il gioco allo stesso livello o fare anche meglio. Per me quelli che partono dalla panchina hanno lo stesso valore del quintetto. Preferisco sempre avere 2 o 3 buoni giocatori a disposizione, che mi permettano di tenere la qualità per più tempo possibile. Penso che abbiamo un buon equilibrio, ora i ragazzi che subentrano capiscono cosa devono fare”.
La Redazione














