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Dinamo Sassari, Markovic: “Contro Milano voglio vedere una reazione, sono ancora arrabbiato per Scafati”

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Le parole in conferenza stampa del coach della Dinamo Sassari Nenad Markovic, con l’allenatore dei biancoblù che ha presentato la seconda sfida in campionato in trasferta contro Milano.

Sulla prossima gara

“Abbiamo fatto una buona settimana con allenamenti regolari e senza infortuni importanti, ma arriviamo da una gara contro Scafati all’esordio dove abbiamo sbagliato tanto e quindi abbiamo focalizzato le sedute sul percorso per migliorare e non fare gli stessi errori. Ci serviva una settimana così perché poi dopo Milano inizierà il tour de force con anche gli impegni europei”.

Sulla mentalità

“Dopo una sconfitta è normale che io sia arrabbiato, specie se arriva dopo una prestazione come quella contro Scafati e specie perché nel pre-campionato avevamo giocato un altro basket con un’altra mentalità. Io voglio una squadra sempre cattiva e concentrata. Abbiamo capito, mi sembra dagli allenamenti, che per fare bene in questo campionato servirà fare di più. Sono ancora molto arrabbiato per il gioco, soprattutto in difesa, che abbiamo mostrato. Da oggi in avanti possiamo anche perdere ancora ma non con lo spirito mostrato all’esordio in casa. Voglio più cattiveria, nessuno può pensare di trovare una Dinamo molle, sia in casa che in trasferta”.

Sulla tattica contro Milano

“Loro arrivano da due sconfitte tra campionato e coppa e avranno un approccio forte alla partita. E noi dovremo reggere da subito la loro intensità reagendo con altrettanta rabbia e forza. Ovviamente le qualità di Milano non si discutono, sono una squadra di categoria superiore ma noi possiamo metterli in difficoltà limitando la loro forza in attacco e restando sempre attaccati al match. Voglio vedere una squadra che dà il massimo e voglio vedere la giusta mentalità. Si può perdere a Milano ma solo lasciando l’anima sul parquet”.

Sui singoli

“Renfro e Fobbs come si stanno ambientando? La nostra squadra è costruita per essere una squadra di basket, non abbiamo costruito una formazione che può essere trainata da un singolo o dipendere dal momento di un solo giocatore. Renfro è un giocatore che può darci duttilità e qualità, specie a rimbalzo. Fobbs lo abbiamo scelto per la sua fisicità, ora deve accendersi con continuità. Ma è giovane e dovrà fare esperienza. Ma è la squadra che traina il singolo, deve essere così e non il contrario. Non sono preoccupato”.

Roberto Pinna

 
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