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Dinamo Sassari, Kruslin: “Mia miglior stagione? Merito della squadra”

Filip Kruslin dopo una tripla segnata in Banco di Sardegna Dinamo Sassari - Happycasa Brindisi | Foto L.Canu / Ciamillo-Castoria
Filip Kruslin dopo una tripla segnata in Banco di Sardegna Dinamo Sassari - Happycasa Brindisi | Foto L.Canu / Ciamillo-Castoria
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A pochi giorni dalla palla a due della semifinale contro l’Armani Milano, in programma sabato 27 maggio alle ore 18.00, il giocatore della Dinamo Sassari Filip Kruslin è stato intervistato dalla Lega Basket. Di seguito riportiamo un estratto delle parole del giocatore biancoblù.

Sul cambio di passo nella seconda parte di stagione

Anche questa è stata una stagione piena di alti e bassi. È una cosa del tutto normale, è difficile iniziare bene e poi mantenere lo stesso livello per tutto l’anno. Abbiamo avuto un periodo iniziale in cui non abbiamo prodotto una buona pallacanestro ma come società, giocatori e staff tecnico lo abbiamo riconosciuto e tutti abbiamo iniziato ad allenarci più duramente, a lavorare in palestra, a focalizzarci mentalmente nella maniera giusta. Tutti lo hanno fatto, dai giocatori agli allenatori. Tutti hanno cercato di mostrare un volto diverso nella seconda parte della stagione e qui credo che abbiamo giocato un ottimo basket, a mio avviso, probabilmente, uno dei migliori della Serie A. Abbiamo trovato la nostra chimica, il nostro modo di giocare e credo proprio che la semifinale contro Milano sia il risultato della maggior applicazione, concentrazione e determinazione avute rispetto alla prima metà di stagione“.

Sulla sua stagione

Anche se questa è la mia migliore stagione continuo a credere che un buon basket individuale sia il frutto di un buon basket di squadra. La chimica, all’interno del team e fra i giocatori, aiuta a giocare meglio. Noi abbiamo trovato la nostro amalgama e in questo modo determinati giocatori hanno iniziato a dare il loro meglio. Non c’è stato uno che si può dire abbia giocato bene dall’inizio alla fine della stagione, semplicemente a periodi qualcuno ha fatto un passo avanti rispetto agli altri e ha giocato meglio. Ora, ad esempio, nella serie contro Venezia, Jamal Jones ha fatto una Gara 2 straordinaria, Ousmane è stato incredibile per tutta la serie, mentre io ho giocato bene l’ultima partita e Chris Dowe la prima. Personalmente, non ho fatto nulla di speciale quest’estate. Ho 34 anni, ho la mia routine da 15, faccio tutto allo stesso modo cercando di avere la miglior forma fisica possibile e di concentrarmi su ogni partita e su ogni allenamento“.

Scacchi e basket

Penso che gli scacchi siano un gioco stupendo e, secondo me, particolarmente adatto a chi è più giovane perché aiuta a sviluppare un certo modo di ragionare. È uno sport, ma penso che sia una disciplina che va anche oltre perché ti obbliga a riflettere e a prevedere che mossa farà il tuo avversario. Questa filosofia la uso anche in partita. Mi piace conoscere i punti di forza di qualcuno, i punti deboli, ciò che al mio avversario piace o non piace fare. In questo modo, quando affronto qualcuno, se devo difendere su un giocatore e so che preferisce andare a destra, cerco di ricordarmene durante la partita per spingerlo di più a sinistra. La mia scacchiera della Dinamo? Per le torri dico Chris Dowe e Ousmane Diop. Per gli alfieri scelgo invece Massimo Chessa e Tommaso Raspino. I cavalieri? lo e Jamal Jones. Il re è sicuramente Jack Devecchi, facile, mentre la regina è il pezzo più potente quindi dico coach Piero Bucchi“.

La Redazione

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