Serata di bilanci per la Dinamo Sassari, che nella cornice della sala convegni delle Cantine Sella e Mosca ha fatto il punto sull’annata appena conclusa con il Marketing Meeting 2024. Una stagione che ha visto alternarsi momenti positivi e negativi, ma che apre un futuro a cui il club guarda con fiducia visti anche i risultati in campo giovanile ottenuti nell’ultimo anno.
Parole
Dall’andamento delle squadre a quello dei social, passando per i rapporti con i propri sponsor. Nella serata di oggi, martedì 4 giugno, numeri e pensieri hanno delineato il presente e il futuro del club, alla presenza anche del dg del Banco di Sardegna Giuseppe Cuccurese e delle autorità politiche come l’assessore regionale al Turismo Franco Cuccureddu. “Per un ciclo che si chiude ce n’è uno nuovo che si apre: guardiamo con fiducia a quanto di buono è stato fatto dalla squadra maschile con l’arrivo di coach Markovic, siamo orgogliosi dei percorsi virtuosi di Women e Lab, del cammino dei nostri giovani e della nostra società. È stato un anno ricco sotto il profilo societario, con il grande plus dell’ingresso di Jack Devecchi come direttore generale e il lavoro dietro le quinte in sinergia con i nostri sponsor e partner. Ora pensiamo al futuro e lo facciamo ripartendo dalla nostra filosofia e dalla voglia di fare bene”, ha affermato tra le pagine del report ufficiale il presidente del club Stefano Sardara. Parole a cui fanno eco quelle del direttore generale Giacomo Devecchi: “Ringrazio la proprietà per questa carica, ho sempre immaginato un futuro dietro la scrivania una volta appese le scarpe al chiodo ma non potevo sperare in un percorso così soddisfacente. La Dinamo è una macchina che non si ferma mai, che ha sempre un occhio rivolto al futuro e alla pianificazione a lungo termine. Fortunatamente il sentiment di chi lavora per il club è di profonda condivisione dei valori, in cui tutti si sentono parte del mondo Dinamo e lo vivono in prima persona: per questo guardiamo al futuro tutti insieme con fiducia ed entusiasmo”. A chiudere il cerchio l’amministratore delegato Francesco Sardara: “Ripartiamo dal legame con la Sardegna: siamo fieri di portare in giro per il mondo una storia millenaria come quella sarda: una storia che ci ha reso grandi non solo come squadra ma come realtà. In questi anni, ovunque siamo andati, anche nei posti più remoti come la Siberia, abbiamo sempre trovato almeno una bandiera dei quattro mori ad attenderci: è qualcosa di bellissimo che ancora ci emoziona, un modo per sentirsi a casa anche a chilometri di distanza”.
La Redazione














