Un’eredità pesante, ma anche nuovi stimoli che arrivano da responsabilità che rendono ancora più importante il cammino fatto sinora. Stefano Gentile sarà il successore di Jack Devecchi come capitano di una Dinamo Sassari che si avvicina sempre più verso l’inizio della nuova stagione. La guardia dei biancoblù ha parlato del nuovo ruolo e della prossima stagione tra le pagine de La Nuova Sardegna. Di seguito un estratto.
Sugli insegnamenti di Devecchi
“Proverò a fare del mio meglio. Avendo avuto l possibilità di condividere con Jack la camera per 5 anni per studiarlo. Proverò ad emularlo, un po’ a modo mio. Cosa ho imparato da lui? Che c’è una differenza tra essere solo un giocatore ed essere capitano. Il tuo lavoro non finisce quando esci dal campo, devi avere in testa sempre l’idea di essere un esempio positivo, fare da collante. Il compito di tramandare i valori Dinamo e l’atteggiamento che abbiamo sempre avuto non si trasmette solo in campo. Già lo facevo: ho sempre cercato di coinvolgere tutti. Ora lo dovrò fare anche fuori. Mi fa piacere, mi emoziona e mi stimola”.
Sul ruolo e sull’importanza del lavoro fatto con Diop
“Gli dico sempre: c’è un Ousmane Diop prima che mi ascoltasse e un Ousmane dopo che ha cominciato a farlo (ride, ndr). L’ho appreso dalla mia famiglia e in particolare da papà Nando: non limitarsi a guardare solo il proprio orticello. Quando vedo un compagno che ha bisogno di una mano provo a consigliarlo. Perché in certi problemi ci sono passato prima io. Magari qualcuno può dire “chi credi di essere”, devi essere bravo a far capire che a te non entra nulla in tasca. C’è da dire che play e guardie hanno una maggiore tendenza a costruire una sintonia con i compagni per creare gioco”.
Sulla squadra della prossima stagione
“Siamo una squadra interessante, che può fare bene se farà del gruppo la propria forza per esaltare i singoli. Come nella seconda parte della scorsa stagione. Abbiamo aggiunto dei nuovi: ho visto dai video che sono tutti atleti in grado di essere strumentali al nostro sistema: giovani, di talento, con voglia di dimostrare quanto valgono. E ai quali piace giocare di squadra”.
Sul campionato
“Sulla carta tante squadre si sono rinforzate, con grandi investimenti sul roster. Noi dobbiamo continuare a essere noi stessi, senza allontanarci dal sentiero tracciato negli ultimi anni e che ci ha portato lontano, nel quale dobbiamo solo avere fiducia. Vorrei solo che questa volta cominciassimo meglio rispetto allo scorso anno, lavoreremo dal primo primo giorno per partire al 100%”.
La Redazione














