Inizia il nuovo corso della Dinamo Sassari con la conferenza stampa tenuta nella Club House biancoblĂ¹ in vista della stagione 2021/2022.
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a cura dell’inviato Francesco Aresu
11.40 – Termina la conferenza stampa.
11.38 – Cavina ripartirĂ soprattutto dalla difesa? “In difesa basta veramente solo la mentalitĂ , non sono un difensivista o un catenacciaro. Mi piace correre tanto e partire dalle certezze: costruire un sistema difensivo con delle certezze ti aiuta anche quando non fai canestro. Odio le etichette, è ovvio che nelle varie categorie ci siano grosse differenze ma credo che si debba adattare il gioco alla squadra che poi viene creata”.Â
11.30 – Presidente, cosa chiede a Cavina? E chi farĂ parte dello staff? “Quello che ho sempre chiesto a tutti gli allenatori: lavorare e portare avanti il progetto tecnico che abbiamo fin qui portato avanti. Il suo staff è in fase di completamento, ma sicuramente resterĂ Gerry Gerosa. Diop torna a Sassari e ci permette di avere un gruppo importante: Gentile, Treier, Spissu, Bendzius, Chessa, Gandini, Devecchi”.
Per Cavina: TornerĂ Diop? “Sul discorso Ousman penso che lui debba lavorare tanto ancora, perchĂ© si scontrerĂ soprattutto a livello fisico: in questi anni ha lavorato in modo opposto, lavorando molto sulla tecnica. In questa stagione ha lavorato bene e ha centrato l’obiettivo, ora deve capire in fretta la differenza di campionato e fisicitĂ , ma abbiamo cercato di dargli argomenti tecnici per ridurre quell’impatto”. Sostituisce un allenatore come Pozzecco, come si è preparato al confronto? “Penso che qui siano passati grandissimi allenatori, che hanno ottenuto risultati e hanno portato il proprio essere. Tutti si approcciano in modo differente e penso che non debba accontentare nessuno in particolare: io sono poco social, non dedico minuti a Gigino33 (ipotetico utente social, ndr). Complimenti per quello che è stato fatto in questi anni, ma tutti dobbiamo guardare avanti. Sappiamo di essere giudicati, ma preferisco pensare a quello che succederĂ in campo perchĂ© sarĂ lì che si decide in cosa dobbiamo migliorare. FinchĂ© non rimbalza la palla in campo so che si parlerĂ tanto”.Â
11.25 – Come si sta preparando al doppio impegno, italiano ed europeo? “Non nascondo che non ho ancora pensato a questo, sono stato fino a poche ore fa concentrato su un altro progetto. Accettando questo, proprio per la possibilitĂ di crescere a livello personale e magari proseguire sul solco di cui si parlava prima. Per prepararmi ho bisogno di confrontarmi con professionisti e persone che hanno avuto questo tipo di lavoro in questi anni e reperire informazioni. Quando un allenatore smette di voler crescere, credo abbia smesso di fare il suo lavoro: vorrei coinvolgere i giocatori e farli sentire parte di questo progetto. Eredito un gruppo che ha fatto bene e che ha grandi valori, alcuni li conosco bene e da questo dobbiamo ripartire. Ho attorno una proprietĂ e una societĂ che ha giĂ fatto questo percorso, che in questi anni ha fatto vedere cosa è capace di fare”.Â
11.20 – Che campionato si aspetta per la Dinamo in un campionato con i tre grandi poli come Virtus, Olimpia e Venezia: “Non ho mai parlato di budget in 25 anni, e non posso dare una risposta che non mi compete, posso solo dire che è presto parlare di obiettivi concreti. Anche perchĂ© si deve vedere il mercato che faranno anche le altre squadre, potrĂ² dare una risposta soltanto piĂ¹ avanti”. Interviene Sardara: “Per noi non cambia nulla, anzi: piĂ¹ è elevato il campionato, piĂ¹ cresce il livello anche in Europa. Credo che avere una squadra da vertice in piĂ¹ rispetto a un campionato monopolista sia un bene per tutto il nostro movimento”.Â
11.17 – Torna a Sassari in un momento diverso rispetto alla prima volta: “Allora facemmo due anni fantastici e in crescendo. Credo che anche allora abbiamo tracciato un solco, ma penso di arrivare in una piazza importante e devo essere bravo a unire le linee. Non parlerei di pressione, dato che chi fa questo mestiere debba averla sempre, perĂ² dobbiamo tenere alta l’asticella. SarĂ importante per me sapere dove sono in questo momento, così come i giocatori che arriveranno e che si uniranno al gruppo che già è presente. Ăˆ bellissimo pensare dove sono arrivato e sono molto orgoglioso di questo momento”.
11.14 – Una delle capacità è quella di creare un gruppo molto unito: “Penso che anche sul discorso del mio arrivo ci sia questo tipo di obiettivo: seguire una strada, tracciarla e cercare di seguirla. Penso che i rapporti personali all’interno del gruppo e le ambizioni comuni siano alla base di tutto. Al di lĂ dei singoli, del mercato e di tutto quello che succederĂ , bisognerĂ far leva sulle ambizioni di ragazzi affamati e che vogliono migliorare. Penso che giocare a Sassari sia una motivazione importante per loro”.Â
11.13 – Ritrova Marco Spissu dopo l’anno di Tortona: “Ăˆ vero, anche Marco è cambiato tanto anche grazie al lavoro fatto quell’anno. Ăˆ certamente un giocatore importante per noi, per Sassari e sarebbe un esempio perfetto di quello che dicevamo prima. Marco rappresenta quel tipo di giocatore che grazie al lavoro è arrivato ai risultati che sappiamo”.
11.10 – Come è cambiato Cavina come allenatore? “Sono invecchiato (ride, ndr), ho dei valori in cui credo molto: invecchiando si smussano gli angoli, dando importanza magari a cose diverse rispetto al passato. Ma la mia idea di squadra e di lavoro è sempre quella: si ottengono risultati con la crescita dei giocatori, ma parlare di gioco è prematuro. Si farĂ prima di tutto un discorso di squadra, tengo tanto ai valori di cui ho parlato. Anche nella precedente esperienza portai questo: dobbiamo lavorare sull’ambizione dei singoli per raggiungere risultati di squadra, inizieremo proprio da quello”.Â
11.07 – Cavina: “Ăˆ un periodo emozionante per me, è stata una stagione difficile per vari motivi ma c’è una grande emozione da parte mia, mista a orgoglio nel pensare di allenare una squadra così prestigiosa come Sassari. La ritrovo dopo 13 anni tra le grandi squadre d’Italia, con un progetto europeo e internazionale. Con obiettivi sempre importanti e un’organizzazione chiara, oltre a tanta ambizione. Sono orgoglioso e devo ringraziare chi ha avuto fiducia in me: con Stefano e Federico ci siamo conosciuti negli ultimi due anni, devo dire che questo rapporto nasce per obiettivi comuni, per l’ambizione che ho visto e che condividiamo. Sono molto contento e ringrazio il presidente per la grande opportunitĂ : non vedo l’ora di iniziare, in queste ore abbiamo iniziato a parlare e oggi prende il via un nuovo progetto importante dopo Torino. Ho apprezzato questo progetto e non vedo l’ora di iniziare, davvero”.
11.06 – Sardara: “Sono molto felice di annunciare il rientro di Demis come allenatore della Dinamo per i prossimi due anni: sono contento perchĂ© ha fatto un percorso in carriera di 25 anni e sono strafelice che abbia accettato di venire a Sassari”.
11.05 – Ecco qui Demis Cavina, seduto al tavolo insieme al presidente Stefano Sardara.Â
11.00 – Qualche minuto di attesa per il nuovo coach biancoblĂ¹.
10.55 – GiĂ presenti tutti i cronisti nella Club House della Dinamo, in attesa dell’arrivo di Cavina.
10:50 – Molto probabilmente uno dei temi sarĂ l’annuncio di Demis Cavina, giĂ visto in cittĂ in queste ore.
10:30 – Buongiorno dalla Club House della Dinamo Sassari, qui per raccontarvi la conferenza stampa in vista della nuova stagione biancoblĂ¹.














