Spera ancora in una chiamata del proprio Paese, Ousmane Diop. Una chiamata che però tarda ad arrivare, tanto da non far chiudere le porte alla nazionale italiana. Il centro della Dinamo Sassari si è raccontato in una lunga intervista sulle pagine de La Nuova Sardegna, in cui ha confessato la propria delusione per non aver ancora ricevuto una convocazione dalla nazionale senegalese.
La situazione
Una situazione che permetterebbe a Diop di non rifiutare in futuro la chiamata dell’Italia, qualora la convocazione diventasse burocraticamente possibile. Il nativo di Rufisque, arrivato a Udine ormai dieci anni fa, è già considerato italiano per formazione cestistica, ma non è ancora cittadino italiano. Il lungo dei sassaresi potrebbe tuttavia diventarlo a breve: un cambiamento che aprirebbe a una eventuale chance in Azzurro. Queste le parole del classe 2000 a La Nuova:
“Un pensiero alla nazionale del Senegal l’ho fatto: ogni senegalese spera di giocare per il proprio Paese e ho aspettato una chiamata, ma inutilmente. Eppure quello italiano è un campionato molto seguito. Non capisco perché non si riesca a rinnovare una nazionale che continua a perdere e si chiamino sempre gli stessi. Si dovrebbe andare in giro a vedere cosa c’è, avere il coraggio di cambiare. Guarda l’Italia, che nelle ultime partite ha chiamato solo giovani. Non ho mai sollevato polemiche, presto lo farò, ma non per me. L’azzurro? Per ora non potrei, non ho la nazionalità. A breve potrei diventare italiano anche per lo Stato, oltre che per la Fip, dopo dieci anni qui. A questo punto non chiuderei le porte ad alcune opzione”.
La Redazione














