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Dinamo Sassari, Diop: “Continuando così possiamo toglierci soddisfazioni importanti”

Ousmane Diop inchioda in Dinamo Sassari-Varese | Foto Luigi Canu
Ousmane Diop inchioda in Dinamo Sassari-Varese | Foto Luigi Canu
sardares
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Lunga intervista sugli schermi di Dinamo Tv per Ousmane Diop. Il lungo senegalese protagonista nell’ultimo periodo della Dinamo Sassari (qui il nostro focus) ha toccato diversi punti ai microfoni del club. Queste le sue parole.

Su cosa è cambiato nell’ultimo periodo

“Siamo ripartiti dal lavoro in palestra. Già prima della partita persa con Napoli, stavamo già cambiando il modo in cui ci allenavamo. Abbiamo avuto la sfortuna di fare una brutta gara lì, ma quell’episodio non ha fermato la voglia di allenarci con intensità e voglia, questa è la forza che abbiamo avuto dopo che avevamo avuto una partenza difficile”.

Sul rapporto con Onuaku e Stephens

“Io parlavo tanto con Onuaku, mi ha aiutato anche in certi aspetti a migliorare. Ha avuto la sfortuna di non potersi ambientare, ma resta un giocatore fortissimo. L’arrivo di Stephens è stato il maggior cambiamento per la squadra, che ha bisogno di correre tanto. Abbiamo caratteristiche simili, entro io o entra lui non cambia nulla. E questo ci ha dato la possibilità di giocare sempre il nostro basket”.

Sul proprio momento

“Cerco sempre di dare intensità ed energia quando entro in campo, di impegnarmi tanto. Può capitare il momento in cui non fai canestro, e altri invece in cui ti senti coinvolto in tutto e vai bene. In questo periodo tutti stiamo andando bene. Parlo molto con il coach, soprattutto quando le cose non vanno in maniera positiva. È tutta una questione di testa, è importante restare concentrati, rispetto al passato cerco di non buttarmi giù dopo un errore”.

Sull’intesa con Gentile 

“Dall’anno scorso ci stiamo allenando tanto insieme, ci conosciamo bene. Lui è un giocatore fortissimo che sa fare tutto in campo, quando gioco il pick&roll con lui cerco solo di fare un buon blocco, entrare dentro e aspettare. L’importanza dello short roll? ci sono certi giochi che bisogna andare lì, nel mezzo. In partita è più difficile, ma sia io che Stephens abbiamo lavorato molto su questo aspetto. Se hai l’opzione come lungo di passar la palla è una cosa che può dare tanto in termini offensivi alla squadra”. 

Sulla nazionale

“Io a settembre di quest’anno farò dieci anni in Italia. Io sono sempre stato dell’idea di voler giocare per il Senegal. Ho sempre aspettato la chiamata, il problema è che è un po’ un circolo chiuso, i coach che si alternano chiamano i giocatori che già conoscono. Dal mio punto di vista è una cosa sbagliata, perché bisogna guardarsi intorno e capire chi portare, a maggior ragione che i risultati positivi manchino da tempo. Quella senegalese non può essere una nazionale che resta fuori dai mondiali”.

Sulla possibilità di aiutare i ragazzi del proprio Paese

“Voglio cercare di aiutare i ragazzi che giocano a basket nel mio Paese. Quest’estate sono andato dove giocavo io a basket, ho visto ragazzi davvero forti che meriterebbero un’opportunità. È qualcosa che vorrei fare in futuro, ora sarebbe difficile perché ci vogliono tante cose da mettere insieme ma, ripeto, in futuro farò qualcosa. I miei genitori a vedermi? È difficile, ci vogliono tante pratiche a livello di documenti. Cercherò di farlo, ma prima di tutto vorrei portare mio fratello per dargli qualche opportunità in più”.

Ancora sulla squadra

“Dopo la partita con Varese sono andato da Tommaso Raspino e gli ho detto che secondo me era stato il migliore in campo per come aveva marcato Ross. Non giocando da tanto, farlo era ancora più difficile. Anche Massimo Chessa ci sta aiutando molto. Tutti stanno dando una mano, da quello che gioca di più a quello che gioca di meno. Agli occhi dell’allenatore siamo tutti uguali e questa cosa è molto bella. Perché se poi continuiamo tutti a far così la stagione potrebbe darci soddisfazioni importanti”.

Sulla gara con Tortona

“A me piace molto Cain, è un giocatore molto intelligente. Giocare contro avversari del genere ti dà energia in più. Tortona è la terza del campionato, ha fatto bene anche l’anno scorso. Sarà una partita molto bella e davanti al nostro pubblico dovremo andare ancora più forte. Ora il pubblico ha un’energia diversa, la gente esulta per ogni canestro. Questo ti dà la grinta in più, soprattutto quando difendi forte e segni c’è il pubblico che ti dà la voglia di continuare”.

La Redazione

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