Una stagione in crescendo ma con obiettivi ancora da raggiungere. Ousmane Diop, centro della Dinamo Sassari, è stato ospite della puntata speciale di Trick’n’Roll, il nostro appuntamento settimanale sulla palla spicchi isolana (qui l’intera puntata). Il classe 2000 ha parlato della sfida con Milano, di quella futura contro Pesaro ma anche del suo passato tra Cagliari e Torino. Ecco alcuni passaggi.
Sulla vittoria con Milano
“Già durante la settimana cominci a caricarti perché tutti vogliono battere Milano, è la squadra più forte. Noi ci abbiamo creduto, abbiamo dato energia, messo tanta intensità . L’aiuto dei tifosi è stato incredibile, forse il mio primo anno a Sassari avevo visto un pubblico così. Loro sono anche rientrati, sono andati avanti ma li è cambiata la partita perché non abbiamo mai mollato. Siamo stati molto felici, non è mai banale battere l’Olimpia”.
Sui cambiamenti nel pacchetto lunghi
“Mekowulu e Bilan sono due giocatori completamente diversi, cambiano anche i modi in cui si difende su di loro. Mekowulu più atletico, verticale, Miro è un professore spalle a canestro, può fare certe cose che fanno i play. Io ci sto solo guadagnando perché mancando entrambi ho imparato, e sto imparando ancora, a marcare giocatori diversi: in campo sarò ancora più pronto nelle diverse situazioni“.
Dove migliorare
“Quest’anno purtroppo ho avuto dei problemi fisici, mi sono operato l’anno scorso e me lo sto portando ancora dietro. In estate voglio lavorare molto sul mio fisico per stare bene, perché se sto bene fisicamente avrò anche la giusta esperienza dalla mia parte. Se mi concentro sul mio ginocchio per farlo stare al 100% posso fare molto bene. Devo migliorare tutto, però devo concentrarmi sul ginocchio e anche sul tiro“.
Sul passato tra Cagliari e Torino
“La prima volta che mi avevano detto di dover andare a Cagliari non ero molto entusiasta. Poi arrivato lì, già dal primo allenamento avevo capito che fosse il posto ideale per far bene. Abbiamo cominciato a lavorare e poi costruito una salvezza che rimarrà sempre nei miei ricordi: le vittorie incredibili con Montegranaro, con la Fortitudo, me le ricorderò per tutta la vita. Peccato sia finito il progetto così ma penso che con il pubblico giusto a Cagliari si può fare molto bene, perché è un posto bellissimo. Da Cagliari a Torino sono cambiati gli obiettivi, perché con Torino dovevamo andare in A1. Io mi sono trovato benissimo, ho avuto dei compagni di squadra meravigliosi. Sono stati due anni dove abbiamo fatto cose belle, abbiamo avuto la possibilità di vincere ma alla fine non ci siamo riusciti. Abbiamo però fatto un lavoro incredibile“.
Sulla partita contro Pesaro
“Come lunghi avremo un gran lavoro da fare. Dovremo tenere Jones che sta facendo un grande lavoro, loro stanno vivendo tutti un periodo molto positivo. Hanno perso solo con Brescia nelle ultime quattro gare e hanno vinto con Tortona nell’ultima uscita. Noi dobbiamo ripetere quanto fatto con Milano, fare anche molto di più perché giochiamo in casa loro. Saremo pronti a dare tutto per vincere: ormai tutte le partite contano, la classifica è cortissima quindi ogni gara è molto importante. Mi aspetto una partita tosta, molto fisica, è una squadra ben allenata. Cercheremo di fare quello che sappiamo fare, di fare quello che facciamo da quando abbiamo capito qual è la nostra identità di squadra“.
Su coach Piero Bucchi
“Lui è tranquillissimo, ci puoi scherzare, è una persona vera. Riesce a dirti le cose come stanno o come stanno andando. Ed è una cosa da apprezzare perché non sono tanti come lui da questo punto di vista. Quello che dice lui fa, è una persona incredibile, al di là di essere un grande allenatore perché tutti abbiamo visto com’è cambiata la squadra da quando è arrivato“.
La Redazione














