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Dinamo Sassari: da Vincini a Casu, gli italiani a disposizione di coach Bulleri si presentano

Il parco italiani della Dinamo Sassari per la stagione 25/26 in conferenza
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Giornata di presentazione per la Dinamo Sassari, dopo il ritiro di Nuoro, nella propria club house di via Nenni a Sassari. Queste le parole degli italiani in roster nei biancoblù per la stagione 2025-26

Luca Vincini: “Per me è un grande orgoglio essere stato nominato vice-capitano, sono molto contento e fiero di questa responsabilità. Fare parte ancora della Dinamo e trasmettere ai nuovi i nostri valori è un impegno per una società storica che mi fa piacere fare. La Dinamo ha bisogno di giocatori motivati e che sappiano rispondere sempre presente. Ringrazio il coach e la società per questa fiducia, non vedo l’ora di far divertire la nostra gente al Palazzetto. Nuove responsabilità? Ci sono tanti compagni esperti, anche sul campionato. Però sto provando a trasmettere ai nuovi i valori della squadra anche se nello spogliatoio sono sempre lo stesso, non è l’exploit di mezza stagione a farmi pensare di essere chissà chi. La mia esperienza in A resta di un anno e a livello di campo devo ancora crescere tanto”.

Alessandro Zanelli: “Ho affrontato tante volte la Dinamo e ho sempre apprezzato la sua gente e la società, sono molto contento di farne parte. Per la mia carriera è una chiamata importante, dicono che sono il più anziano del gruppo e per me è una responsabilità in più. Arrivo da una stagione complicata e aver ricevuto nuova fiducia da parte del club per me vuol dire tanto e voglio ripagare questa fiducia. Costruiamo da subito un ambiente sereno e propositivo. Cosa ci ha chiesto fin qui il coach? Bulleri lo conosco da quando ero piccolo visto che a Treviso ha fatto la storia. Lui ha un grande carisma, lo aveva da giocatore e ora anche da allenatore. A livello tecnico ha idee chiare, con responsabilità ben precise. Anche la scelta di avere Thomas come capitano riflette la forte identità che vuole questa squadra. La coesione sarà fondamentale per noi quest’anno. L’avversario più difficile da marcare alla Dinamo? Per me Spissu in questi anni. E anche Robinson nelle ultime stagioni”.

Marco Ceron: “Sono orgoglioso di far parte di questa famiglia, tutti mi hanno sempre parlato bene della Dinamo. In queste prime settimane ho capito cosa significa far parte di questa terra così speciale. Dobbiamo ricostruire, questo per noi è un anno di rivoluzione importante e spetta a noi dare il massimo per questa maglia. Ritrovo qui a Sassari tanti amici ed ex compagni e vi assicuro che saremo pronti per ogni battaglia. L’avversario più difficile da marcare alla Dinamo? Logan sicuramente. Responsabilità in più al tiro nonostante i minuti che inizialmente saranno meno? Io mi farò sempre trovare pronto, sono a disposizione sia dei giovani che del coach”.

Andrea Mezzanotte: “Ho scelto Sassari perché amo la Sardegna, che è una terra che conosco bene da anni. Da subito, anche a Nuoro, i tifosi ci hanno fatto sentire subito a casa. Vedo grande entusiasmo e all’inizio questo aiuta sempre. Dobbiamo stare uniti e tutti insieme così faremo meno fatica in campionato. Ringrazio la società per la fiducia nonostante gli ultimi due anni non semplici per me. Sassari piazza per esprimere il proprio potenziale? Rispetto al passato trovo una squadra a cui piace giocare tanto di gruppo, io non sono un giocatore da uno contro uno ma più corale e questo può aiutarmi tanto. Vedo la giusta voglia di divertirsi insieme e questo sono certo mi aiuterà, sono molto carico e molto concentrato. Idolo alla Dinamo? Per me Bendzius, marcarlo era impossibile. Mi piacerebbe avere alcuni spunti come i suoi, una vera macchina d’attacco e di intelligenza con gli schemi”.

Fadilou Seck: “Sono contento di essere in una piazza storica come Sassari, già dai primi giorni ho sentito il calore della gente. La Dinamo, anche per Lawal che è il mio idolo, è sempre stata una delle mie squadre preferite. Vorrei dare l’energia e la fame che ha dato lui per questa squadra. Come penso di inserirmi in questa squadra? Io voglio dare positività a questa squadra, sia in campo che fuori. Non vedo l’ora di giocarmi tutte le mie carte”.

Enrico Casu: “Per me sassarese essere nei 12 di questa rosa è un orgoglio incredibile. Abito a 100 metri dal Palazzetto ed è la squadra che ho sempre tifato da bambino. Per me è un sogno, cercherò ogni giorno di migliorare e prendere qualcosa di importante dai compagni. Non solo in campo ma anche dal lato umano. Faccio fatica a trovare le giuste parole per questo momento, sono contento di essermi fatto trovare pronto in questi anni nelle categorie inferiori e farò di tutto per crescere con la Dinamo quest’anno. Idolo? Trevis Diener sicuramente, a 4 anni l’ho visto allenarsi qui a Sassari. E poi da sassarese non posso non nominare Marco Spissu”.

Roberto Pinna

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