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Dinamo Sassari, Bucchi: “Sento grande responsabilità verso il popolo sardo”

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Piero Bucchi in conferenza stampa | Foto Luigi Canu
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Di rientro dall’esperienza con la Nazionale italiana da vice di coach Meo Sacchetti, Piero Bucchi è pronto a prendere la guida della Dinamo Sassari. La squadra tornerà in campo domenica 6 marzo, alle 19, contro l’Aquila Trento. L’allenatore biancoblù ha raccontato la doppia sfida contro l’Islanda e il parlato del momento sassarese ai microfoni di Dinamo TV.

Sulle uscite della Nazionale

Sportivamente parlando abbiamo avuto un approccio non semplice perché creare una squadra in due, tre giorni non è semplice. Contro l’Islanda ci siamo disuniti nella prima gara, trovandoci una squadra di fronte ben organizzata e con buoni giocatori, impegnati in diverse leghe europee, e che gioca insieme da tanto tempo. Si è vista la differenza nel modo di giocare, nel feeling. Nella seconda partita invece abbiamo fatto meglio grazie a qualche allenamento in più. Ogni esperienza con la maglia azzurra è sempre bella, è chiaro che dopo pochi giorni la notizia della guerra in Ucraina ci ha sconvolti. Soprattutto lo staff è stato molto scosso, abbiamo provato a mettere da parte la situazione dal punto di vista emozionale ma abbiamo comunque ricordato tutto con un gesto nella partita di Bologna, attraverso una piccola coccarda gialla e blu sulle giacche. Il pubblico? Abbiamo riassaporato il clima di qualche anno fa, c’era tanta gente. Speriamo che la problematica della pandemia stia andando via e speriamo altrettanto faccia il problema ucraino.

Sul prolungamento di contratto

Sono molto contento del prolungamento fino al 2025 e ringrazio ancora la società. Per me è stato un colpo di fulmine, quando il presidente Sardara mi ha fatto la proposta sono stato veramente felice. Sento grande responsabilità, verso il mondo Dinamo e il popolo sardo, che vive la pallacanestro come un modo per esternare la propria appartenenza. Mi sento particolarmente emozionato e responsabilizzato: è un impegno che affronterò con grande rispetto”.

Sulle Final Eight e sul futuro

Siamo arrivati a Pesaro non pronti, il Covid ci aveva tagliato le gambe. Vogliamo ripartire dall’ultima gara di campionato con Brindisi. Stiamo cercando di rimetterci insieme dopo questa sosta. Il primo marzo ho rivisto la squadra per la prima volta, con tanta voglia di fare. Il due marzo sono rientrati Treier e Kruslin dalle loro finestre nazionali, spero che la squadra possa ritrovare il ritmo giusto“.

La Redazione

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