Dopo la vittoria schiacciante su Pesaro lo scorso 29 gennaio, la Dinamo Sassari si prepara per la delicata trasferta di Trento. Una gara importante verso l’obiettivo playoff per i biancoblù, che dovranno provare a confermarsi sulla squadra di Molin dopo il successo raggiunto all’andata al PalaSerradimigni. Il coach dei sassaresi Piero Bucchi ha parlato del momento della squadra e di una Lba sempre più equilibrata sulle pagine de La Gazzetta dello Sport. Un estratto.
Sulla gara con Pesaro
“Abbiamo giocato bene cercando i nostri tiri. E voglio sottolineare che mancava Robinson, quindi la produzione offensiva è stata spalmata al meglio su tutti i giocatori scesi in campo. Non abbiamo una vera stella, la nostra forza è il collettivo che può esprimere molti giocatori capaci di essere protagonisti. Ora sta crescendo Dowe. Mi aspetto molto da lui. In generale, però, dobbiamo trovare più continuità : in mezzo alle prove contro Brindisi e Pesaro abbiamo perso a Napoli giocando sotto tono“.
Sull’affidabilità dell’attacco
“Non tutte le partite sono uguali. Ci sono quelle che puoi vincere a 70 punti e altre a 90-100. Mi piace invece rimarcare che dietro alle triple c’è il lavoro per crearle, ovvero l’assist. Siamo primi in questa speciale classifica. Per me è l’indicatore più importante per arrivare in alto“.
Sul campionato
“Dobbiamo continuare a migliorare il nostro gioco, questa è la priorità . Il campionato è difficile, più competitivo rispetto agli anni passati e anche il livello medio si è alzato. Non ci sono partite facili, Reggio da ultima ha battuto Milano capolista. Lo sforzo che producono Milano e Virtus sul doppio fronte è enorme e va rispettato. Ma nell’analisi delle probabilità di raggiungere i playoff va considerato il momento in cui le squadre della nostra fascia affrontano le due big. Se queste sono stressate da impegni troppo ravvicinati è normale che concedano qualcosa al campionato. Qualcuna può beneficiarne. Però non ci nascondiamo: i playoff sono nel nostro mirino. Ma ci sarà tanto da lottare e da sgomitare“.
La Redazione














