Si avvicina l’esordio in campionato della Dinamo Sassari. Domenica primo ottobre sarà la sfida con Napoli, al PalaSerradimigni, a dare il via alla stagione ufficiale. Il coach dei biancoblù Piero Bucchi ha parlato tra le pagine del Corriere dello Sport del momento della squadra e dei valori della prossima serie A. Di seguito un estratto dell’intervista.
Sui cambiamenti nella pallacanestro degli ultimi anni
“È una pallacanestro più intensa e fisica, con giocatori più atletici, con velocità di letture e velocità di esecuzione che sono aumentate. È cambiata anche per le regole: i 14 secondi dopo il rimbalzo d’attacco o le rimesse, hanno portato ad alcune modifiche. Si usano giochi più corti per avere un vantaggio immediatamente nei primi 10 secondi; prima il gioco era più lungo. Poi c’è il pick and roll che costringe la difesa a una scelta immediata e quindi hai un vantaggio: è la situazione più difficile da difendere e anche la più usata, ed è anche quello sui cui noi allenatori lavoriamo di più in allenamento”.
Sui valori del campionato
“Tanti roster sono migliorati, ci sono state società che hanno investito. Poi è chiaro che devi diventare squadra, ma il livello si è alzato mediamente. Milano e Bologna restano le favorite, ma sarà un campionato molto duro perché ci sono Brescia, Reggio Emilia e Tortona. E anche altre sono cresciute. Credo che una o due vittorie possono fare la differenza alla fine, quindi chi raggiunge velocemente la chimica può fare una partenza sprint”.
Sulla sua Sassari
“Sulla carta la squadra mi piace, ma al completo non l’ho mai vista, per i tanti infortunati: Bendzius in nazionale, e aspettiamo il suo sostituto McKinnie, poi Charalampopoulos, Tyree. E adesso che rientra Diop si è fermato Raspino! Intensità e impegno dei ragazzi sono ottimi, però le assenze sono state tante in pre-campionato e le rotazioni corte si sono sentite. Diciamo che fra due-tre settimane, quando avremo McKinnie e almeno altri due giocatori che rientrano, avrò un’idea più chiara”.
La Redazione














