La Dinamo Sassari si gioca il proprio futuro in Basketball Champions League nella penultima partita della fase a gironi. Prima dello scontro quasi impossibile con una Unicaja Malaga già qualificata alle top 16, i biancoblù cercheranno di conquistare l’accesso ai play-in nella sfida con il Dijon, che all’andata giocata in Francia si impose 88-80. Una sfida difficile quella contro i transalpini che in patria viaggiano forte, secondo posto in Betclic Elite con davanti solo il Monaco di Mike James, e che in Bcl cercheranno di consolidare un secondo posto che varrebbe uno scontro più agevole nel play-in previsti per gennaio 2023.
Le parole
Sassari dovrà cercare di ripetere quanto fatto vedere con Tortona, partita che è valsa il primo successo in campionato in trasferta ma che soprattutto potrebbe essere stato l’incontro della svolta per i sassaresi (qui l’approfondimento). A decidere le sorti del match d’andata, il più equilibrato nelle sfide di Bcl giocate prima della vittoria contro il Paok, furono l’impatto del centro avversario Ware negli ultimi due quarti ma soprattutto la bassa percentuale dall’arco e le palle perse (20) dei biancoblù. Nella serata di domani 13 dicembre, palla a due alle 20.30, il Banco avrà però dalla propria parte il pubblico. Finora in Sardegna solo Olimpia Milano, Virtus Bologna e Malaga sono state in grado di vincere. Un elemento in più su cui anche coach Bucchi ha ammesso di contare nelle dichiarazioni sulla sfida rilasciate ai canali ufficiali del club. Queste le sue parole:
“Ci giochiamo una finale, una partita molto dura, difficile, ma che vogliamo provare in tutte le maniere a vincere. Dijon è una squadra che ha grande talento offensivo, che sta facendo un campionato di primissimo livello in Francia e in BCL ha dimostrato di essere molto competitiva. Noi dobbiamo cercare di ripetere la partita che abbiamo fatto contro Tortona.
Serve ovviamente una prestazione difensiva importante, Holston è il faro di Dijon, ma hanno tanti giocatori che possono risolvere la partita e hanno la capacità di costruirsi un tiro. La difesa è chiave soprattutto per riuscire a prendere rimbalzi e correre in transizione così come la gestione del ritmo che abbiamo avuto con Tortona, abbiamo limitato al massimo le palle perse, abbiamo attaccato con pazienza e trovato buoni tiri. Poi ci servirà assolutamente l’aiuto del nostro splendido pubblico, che è stato fantastico con Milano e che anche con il Paok ci ha dato una grandissima mano”.
La Redazione














