Con la sua Pesaro sta cercando una salvezza difficile, ma non ancora impossibile. E a farne le spese, il 7 aprile scorso, è stata anche la Dinamo Sassari. Quella Dinamo che è rimasta nel suo cuore, malgrado gli anni passati. Meo Sacchetti nell’ultimo turno di Serie A giocato contro Pistoia ha superato le 400 panchine in massima serie. Un record importante che ha fatto tracciare al coach un piccolo bilancio sulle pagine del Corriere dello Sport. Di seguito un estratto.
Sui momenti più belli in panchina
“Non lo sapevo nemmeno, ma certo sono contento di aver tagliato questo traguardo con una vittoria. I periodi più felici? È facile dire lo scudetto della Dinamo, perché era insperabile quando sono arrivato in Sardegna: con quel titolo abbiamo fatto diventare grande Sassari. Ma anche la Coppa Italia conquistata con Cremona è stata una grande cosa, così come la promozione di Castelletto Ticino. Poi ci sono delle parentesi diverse che sono nel mio cuore: una è l’impresa di Belgrado con la Nazionale che ci ha qualificato alle Olimpiadi, l’altra il mio primo periodo in panchina, ad Asti, con una squadra alla quale sono ancora oggi legato. Magari non è paragonabile a uno scudetto, ma allenare quei ragazzi lì mi ha aiutato nella mia carriera e ancora oggi li sento: hanno aperto una chat di whatsapp che si chiama The baffo rules”.
Sul momento e sull’importanza della vittoria in trasferta contro Sassari
“Conta avere giocatori ben disposti, adesso li ho. C’erano state dalle avvisaglie già nella settimana che portava alla gara di Treviso, che infatti abbiamo ben giocato come le due successive. È cambiato l’atteggiamento che è la base per costruirci sopra qualcosa. Poi, certo, vincere in trasferta dopo essere stati sotto, oltre ai due punti ci ha dato un po’ più di sicurezza in noi stessi e consapevolezza di ciò che possiamo fare. Ora guardo solo la prossima, sabato con Tortona: paradossalmente potremmo vincerle tutte da qui alla fine e retrocedere ugualmente se anche loro (Treviso, ndr) facessero lo stesso. Non faccio tabelle, se ti entrano in testa possono portarti via energie”.
La Redazione














