In occasione della conferenza stampa che anticipa la sfida contro Scafati, in programma domenica 28 aprile alle ore 18.15, l’allenatore della Dinamo Sassari è intervenuto in conferenza stampa per presentare il prossimo match che affronteranno i biancoblù. Di seguito le parole del tecnico dei sassaresi.
Verso Scafati
”Quella appena trascorsa è stata una settimana interessante, più o meno normale dal punto di vista del lavoro. Quello che mi interessa di più, dopo la terribile partita contro Varese, è capire quale sarà la risposta mentale dei ragazzi in occasione del match contro Scafati”.
Sulla speranza, seppur minima, di fare i playoff
”Dovrebbe essere una buona motivazione per i giocatori, tutti sapevamo che c’erano delle chance. Francamente non so come descrivere questo calo, non so se tutti i ragazzi abbiano gli stessi obiettivi. Perché, qualora non fosse così, non si spiegherebbe come con Varese abbiamo guardato gli avversari giocare senza reagire. In questo momento non basta parlare delle motivazioni, bisogna dimostrarlo in campo, con l’atteggiamento. Tutte le squadre hanno i propri obiettivi, quindi se non si scende in campo con la giusta motivazione quelle dette rimangono solamente parole. Se si guarda la differenza di atteggiamento tra le gare contro Brescia e Bologna è quasi inspiegabile questo cambiamento da parte dei ragazzi”.
Sulle sue sensazioni
”Sono deluso e arrabbiato. Parlo con i ragazzi quotidianamente, non è questione di rapportarmi con loro, non parliamo di bambini o di ragazzi. Loro sono pagati per far bene. Due mesi fa avevamo tutte le porte aperte, dopo il gran mese di marzo potevamo puntare a qualsiasi obiettivo. Poi c’è stato questo calo e ora ci ritroviamo in questa situazione”.
Sulla difesa
”Ci prepariamo sempre partendo dalla difesa a prescindere dalle gare. Scafati ha talento e ottimi giocatori dovremo fare una difesa solida e attenta, contro Varese abbiamo difeso senza passione. Abbiamo speso falli ben oltre il bonus, abbiamo fatto sempre le scelte sbagliate”.
Sulla sua permanenza a Sassari
”Si ho un contratto per il prossimo anno, non ho parlato ancora con la società sul futuro. Anche il prossimo anno sarò allenatore della Dinamo”.
Sul percorso
“Ho ben a mente ogni conferenza e domanda che mi avete fatto, chiaro che se la squadra non avesse avuto problemi non sarebbe stato necessario il cambio in panchina. Il calendario al mio arrivo era molto difficile, c’era Milano, poi Cremona, Bologna, Venezia e Brescia. Ogni volta ho detto che la squadra stesse lavorando bene, al 100% dell’intensità e della concentrazione. Non voleva dire che avremmo automaticamente vinto, ma vedevo da tutti la voglia di lavorare e vincere. Il risultato così lo avete visto tutti. Abbiamo vinto tre partite contro tre grandi squadre: giocando un buon basket, trovando ogni volta dei protagonisti diversi. Dopo queste tre partite però abbiamo chiuso bottega. A Brindisi abbiamo vinto senza giocare nel modo in cui volevamo. Cosa è successo dopo è un mistero per me, non so cosa sia cambiato nella testa dei giocatori, io per primo mi sono messo in discussione, mi sono chiesto se avessi intaccato fiducia e chimica della squadra. Ma sono arrivato alla conclusione che la testa dei giocatori probabilmente stava ragionando in maniera diversa rispetto a prima. Dopo le vittorie ci siamo rilassati e da lì è crollato tutto. Un giocatore non può avere fiducia se non difende, questa si costruisce su ambo i lati del campo, facendo il lavoro sporco, lottando per i rimbalzi, provando a spendere dei falli intelligenti. Non punto il dito contro nessuno in particolare, credo sia una condizione generale di rilassamento, ma questo è il motivo per cui sono deluso e dispiaciuto”.
Su Bendzius
”Bendzius non giocherà da qui alla fine per diversi motivi, si sta allenando con la squadra per averlo al meglio in vista della prossima stagione”.
Andrea Olmeo
