In occasione dell’ultima puntata stagionale della rubrica sul basket isolano Trick’n’Roll, è stato nostro ospite il coach della Dinamo Sassari Piero Bucchi. Tanti i temi trattati dal tecnico dei biancoblù a partire dagli inizi difficili dell’ultima stagione, fino alla grande cavalcata che ha portato la sua squadra alla semifinale playoff contro Milano per il secondo anno consecutivo.
La difesa per Bucchi
“La mia Dinamo non è una squadra che per sua natura è votata alla difesa. Per difendere con profitto c’è bisogno dello spirito di sacrificio da parte dei singoli, queste sembrano parole al vento però è un aspetto che sta alla base di tutto. La difesa si allena nel quotidiano, con i mesi di lavoro e con la voglia di fare meglio. In questa stagione abbiamo fatto delle partite difensive eccellenti, l’orgoglio e la grande volontà di lottare sono gli aspetti chiave”.
Dinamo terza forza del campionato
“Con Derthona abbiamo vinto tre volte, questo è un piccolo indizio. Purtroppo noi abbiamo avuto un inizio un po’ travagliato, questo ha influenzato il nostro rendimento. Abbiamo avuto giocatori che non si sono integrati nel gruppo come Onuaku che a ottobre ha chiesto di essere ceduto. A posteriori per noi il suo addio è stato una possibilità, con l’arrivo di Stephens la squadra è cambiata e questo si è visto nel rendimento che abbiamo avuto da quel momento in poi. Ci hanno condizionato molto anche i tanti infortuni avuti, come quello di Dowe, di Jones o di Gentile. La squadra è stata super disponibile nel sacrificarsi e cercare di andare avanti. Raggiungere la semifinale scudetto contro Milano è stato il giusto premio per i ragazzi”.
Il pregio più grande della sua Dinamo
“Purtroppo non ho dodici sardi da allenare (ride ndr), l’orgoglio dei sardi però cerco di trasmetterlo alla squadra. Il nostro lavoro mette insieme tante etnie ed esperienze diverse. Per far si che una squadra possa essere squadra bisogna lavorare sempre alla ricerca di un obiettivo comune. Sembra una cosa semplice da dire e da fare ma non è così matematico. La bravura del gruppo è stata la capacità di far diventare gli obiettivi individuali un target comune”.
Sul rapporto con il presidente Stefano Sardara e il GM Federico Pasquini
“La società mi è stata vicinissima anche nei momenti in difficoltà, vedevo la squadra che si allenava bene anche nei momenti difficili, loro si sono compattati attorno al mio pensiero e mi hanno dato fiducia. Il rapporto con la società è stato bellissimo sin dall’inizio. Con il presidente Sardara e il GM Pasquini è molto bello mi trasmettono tanta fiducia e serenità, questo per me è importante”.
Spirito di squadra
“Effettivamente il nostro budget non è quello delle prime sei, per questo abbiamo fatto un bel lavoro. La grande crescita di Kruslin e Diop mi ha fatto molto piacere, questo testimonia quanto l’armonia del gruppo sia stata fantastica. Il nostro lavoro da tecnici e nascondere i difetti dei giocatori e esaltare le caratteristiche positive. La squadra nella sua completezza si è espressa a un livello superiore e super performante. Abbiamo avuto numeri, in alcuni momenti della stagione, che hanno testimoniato quanto la squadra stesse girando bene”.
Futuro
“Il campionato del prossimo anno sarà ancora più difficile, la più grande sfida sarà quella di trovare giocatori che si inseriscano al meglio nel mondo Dinamo. Dobbiamo prendere i giocatori bravi, con il budget migliore e che riescano a fare subito gruppo. Stiamo cercando di vedere quali siano i giocatori italiani che possano inserirsi bene nel mondo Dinamo. Con gli americani ci si aggiusta perché ce ne sono più a disposizione. Gli italiani ce ne sono di meno, però siamo molto vicini a un giocatore, speriamo che vada tutto bene”.
Sul ritorno della finale playoff del Cagliari contro il Bari
“Contro Venezia abbiamo fatto una partita di ingresso nei playoff non buona, in quella situazione ho lavorato maggiormente sulla testa che sulla tecnica, l’aspetto emotivo è fondamentale. In queste partite difficili, come quella del Cagliari a Bari, bisogna giocare con meno responsabilità. Il fatto di disputare la partita fuori casa agevola. I pugliesi avrà un impatto fortissimo, però i rossoblù dovranno essere bravi a resistere e a trovare maggiore fluidità con il passare dei minuti“.
La Redazione














