Il tecnico del Cagliari Eusebio Di Francesco ha parlato ai microfoni di Radio Uno a pochi giorni dalla partenza della squadra per il ritiro di Aritzo.
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L’allenatore rossoblù ha esordito parlando della sua nuova avventura in Sardegna: “Sinceramente essendo stato fuori a casa, ho trovato un calcio diverso: il covid ha modificato le cose nel nostro ambiente, il modo di lavorare e poi dal punto di vista sanitario è molto rigido. Tutto richiede molta attenzione, abbiamo iniziato a lavorare per gruppi e ti porta a lavorare in maniera differente”.
Sui positivi del Cagliari: “I tempi di attesa sono quelli, sono tutti ragazzi asintomatici che non hanno difficoltà particolari: l’attenzione è massima, anche se il ceppo del covid potrebbe essersi modificato. Però c’è comunque la procedura della serie dei tamponi con quarantena che porterà i giocatori ad allenarsi ancora in maniera individuale e non è come essere inseriti in gruppo”.
Sulle aspettative: “Penso che quella della Samp sia stata una scelta frettolosa, questa invece è una scelta ponderata: mi sono incontrato col Cagliari diverse volte, ma anche con altre società. Il presidente e il direttore mi hanno fatto credere in questo modo di lavorare, la progettazione la fa la società e loro mi sono piaciuti, mi hanno fatto sentire importante. Le scelte dei giocatori passeranno anche da me. Il mercato? Abbiamo preso Czyborra poi c’è stata la situazione covid, ma penso che chiuderemo lo stesso l’operazione, dobbiamo solo capire i tempi di quando sarà a disposizione. Sta poi ultimando le visite Marin, un giocatore interessante che seguivo già da quando giocava nello Standard Liegi; dopo questi due acquisti poi valuteremo altre opzioni. Chi viene a Cagliari deve mostrare desiderio di lottare per questi colori al di là delle qualità e sposare questa filosofia e mentalità”.
In chiusura un flash sulla cavalcata in Champions di qualche anno fa: “Roma-Liverpool? Ne sento parlare poco,bellissimi ricordi. Radja aveva iniziato male regalando un pallone, poi ci fu anche negato un rigore che col VAR sarebbe stato dato. Rimane sempre il se, ma noi viviamo di bei ricordi. Fu un percorso straordinario”.