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Devecchi: “Sogno una Final Four europea con la Dinamo, mi sento sassarese”

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Quaranta candeline per Giacomo “Jack” Devecchi, autentica leggenda della Dinamo Sassari che ora ricopre il ruolo di direttore generale: l’ex numero 8 biancoblù è stato protagonista di una lunga intervista sulle colonne de La Nuova Sardegna, di cui vi riportiamo alcuni stralci.

Legami
“Anche se ho conservato le mie radici a Graffignana, la mia casa è qui si può ufficialmente dire che mi sento sassarese. Dopo un paio di stagioni in Legadue con la Dinamo mi arrivò una bella offerta da Veroli. ma decisi di restare e da lì la crescita del club è stata vertiginosa. Rimpianti? Un bilancio straordinariamente positivo, non posso avere recriminazioni, peccato per il secondo Scudetto mancato a Venezia, mi sarebbe piaciuto indossare anche una maglia azzurra alle Olimpiadi. Sogni? Mi piacerebbe partire per accompagnare la Dinamo a una Final Four europea”.

Addio al basket giocato
“Non mi manca, ho la fortuna di vivere nella pallacanestro ogni giorno. A parte il match d’addio, non ho letteralmente fatto un tiro a canestro dal giorno in cui mi sono ritirato. Certo, mi mancano certe emozioni che solo il campo può darti, però da un lato sento di avere dato veramente tutto, dall’altro mi emoziono davvero tanto anche a vedere le partite della Dinamo. Le difficoltà di questa stagione? Il momento della partita lo sento tanto,  ora dopo queste tre vittorie la vivo molto meglio. Da dirigente ho ancora tanto da imparare ma come manager sono ambizioso e determinato come quando ero un giocatore. Mi è stata data la possibilità di ricoprire ruolo importante, so che c’è tanta strada da fare ma vorrei rivivere da dirigente le emozioni che ho provato un decennio fa in campo”.

La Redazione

 
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