Il bulgaro è atteso da una stagione interlocutoria: meglio restare a Cagliari o un anno in prestito per migliorare l’adattamento al calcio italiano?
Il mercato del Cagliari attraversa una fase di stallo in attesa della cessione di Barella, con l’Inter in pole position e l’accordo da definire fra cifre e contropartite tecniche. La rosa per la prossima stagione che verrà consegnata a Maran vive peraltro di alcune incertezze e oltre al famoso caso di mister zero minuti Oliva, uno dei temi più spinosi è capire quale sarà il destino di Kiril Despodov. L’attaccante bulgaro, arrivato a gennaio per l’importante cifra di 4 milioni di euro, nei suoi primi sei mesi italiani non ha rispettato le attese, fra infortuni, adattamento e Maran che dopo le prime apparizioni gli ha preferito perfino Thereau, anche quando era ormai chiaro che l’attaccante francese non avrebbe fatto parte del futuro rossoblù.
FENOMENO SOCIAL – Lo shuttle, come veniva chiamato in Bulgaria, non ha per ora confermato le parole positive sia in fase di presentazione sia da parte dei tifosi del suo Paese: fenomeno social dalle parti di Sofia, spesso protagonista di accese discussioni fra le opposte fazioni, l’etichetta di miglior giocatore bulgaro del 2018 e stella indiscussa della sua nazionale. Talmente importante in patria da essere un’eccezione che conferma una regola: il CT della nazionale Balakov ha imposto che solo chi ha giocato almeno il 75% di gare con il suo club può essere convocato, ma Despodov è stato chiamato per le gare di qualificazione all’Europeo disputate a giugno nonostante il basso utilizzo in rossoblù, risultando un unicum nel suo Paese e innescando polemiche anche alla luce delle prestazioni deludenti fornite contro Repubblica Ceca e Kosovo.
RUMORS IN TURCHIA – Despodov peraltro ha la fama tipica dei giocatori contemporanei, quelli che raggiungono vette mediatiche anche fuori dai confini nazionali grazie ai video che si trovano su YouTube. Forse per questo motivo lo shuttle bulgaro sembrerebbe avere mercato in Turchia, dove i tifosi spingono per il suo approdo anche in prestito nella prossima stagione, con il Bursaspor che pare avere l’attaccante in cima alla lista dei desideri del calciomercato. Velocità e dribbling, abilità al tiro e fantasia purtroppo mai dimostrate in Sardegna in questi mesi. Sicuramente Despodov ha bisogno di tempo per smentire l’etichetta di bluff: il campionato italiano è completamente diverso da quello bulgaro sia per livello che per tipologia di allenamenti, per non parlare dell’aspetto tattico che, assieme a quello fisico, rappresenta la maggior difficoltà per lo shuttle di Kresna. Per questo non è nemmeno peregrina l’idea di un prestito in Serie B per la prossima stagione, come rilanciato da alcuni media bulgari in queste ore e con, apparentemente, Pescara e Cittadella che starebbero sondando questa possibilità.
Dopo Ceter nel gennaio del 2018, oggi Oliva e Despodov rappresentano i misteri del calcio mercato di gennaio rossoblù: i soldi spesi rappresentano un investimento, una prematura bocciatura sarebbe controproducente, il fallimento l’ennesimo segnale delle difficoltà del Cagliari nel mercato straniero.
Matteo Zizola