Un futuro sempre più lontano da Cagliari e dal Cagliari per Kiril Despodov. Il Ludogorets punta forte sullo shuttle di Kresna che, dal canto suo, apre la porta alla permanenza in Bulgaria. Lo ha ribadito in un’intervista a Nova, canale televisivo del suo Paese, in cui non solo ha parlato del suo futuro, ma anche del suo passato.
“Sono una persona onesta, corretta e dedito al lavoro. Per chi lo merita sono una brava persona, ma se c’è da essere cattivo posso esserlo”, così Despodov sul suo carattere.
“L’obiettivo era quello di vincere il titolo con il Ludogorets e lo abbiamo raggiunto”, queste le parole sulla scorsa stagione, anche se non manca una frecciata al suo passato in Sardegna.
“Per me è stato un insulto che non mi sia stata data la possibilità di esprimermi in Italia. Ho chiesto il motivo, ma non mi risponderanno mai. Volevano mandarmi in Serie B dopo che sono tornato dall’Austria”.
Il futuro? Su questo aspetto Despodov è chiaro. “Sono tranquillo anche se dovessi restare in Bulgaria, la gente mi rispetta. Per quanto sono a conoscenza, i due club (Cagliari e Ludogorets, ndr) hanno trovato un accordo e ora stiamo negoziando le mie condizioni”.
Come anticipato nei giorni scorsi, dunque, mancano pochi dettagli per la cessione definitiva di Despodov al Ludogorets. Anche lo shuttle di Kresna conferma la quasi chiusura della trattativa, dopo che il club campione di Bulgaria ha trovato l’accordo con il Cagliari. Un addio non senza polemiche, abbastanza scontato dopo il doppio prestito e soprattutto la querelle per gli stipendi non pagati di luglio e agosto 2020.
Matteo Zizola