Il responsabile dell’Ufficio antirazzismo della Lega Nazionale Professionisti Serie A, Omar Daffe, ha parlato a margine del torneo quadrangolare di calcio a 11 organizzato dalla Città Metropolitana di Cagliari in collaborazione con il Cagliari Calcio svoltosi a Monte Claro. Queste le sue dichiarazioni.
Sull’iniziativa
“Iniziative come questa non sono importanti ma importantissime perché ci permettono di portare un messaggio forte e chiaro: nel nostro calcio, nel mondo mondo, nella vita di tutti i giorni, non c’è spazio per il razzismo. I giovani sono il futuro della nostra società e del nostro calcio. Bisogna sensibilizzare e far portare loro questo messaggio perché, se ci sarà un cambiamento, questo partirà da loro. Noi siamo qui solo per guidarli”.
Sul fenomeno razzismo nel calcio
“Il rischio che gli slogan rimangano slogan non c’è perché in manifestazioni come questa, come la Junior Tim Cup, come la campagna Keep Racism Out che la Lega Serie A promuove insieme a UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali n.d.r.) cerchiamo di migliorare le cose già dall’interno. Noi andiamo nelle scuole, negli oratori e andiamo dai ragazzi per sensibilizzare e promuovere il messaggio che sono loro che devono cambiare la nostra società e che nella nostra vita non deve esserci spazio né per il razzismo né per altre forme di discriminazione”.
Tra presente e futuro
“L’auspicio è quello di fare queste iniziative per divertirci e di non dover lanciare messaggi contro il razzismo. Sarà difficile ma se ognuno farà la propria parte e se facciamo squadra riusciremo a vincere contro il razzismo”.
Sul concetto di diversità
“La diversità è ricchezza, è saper accettare l’unicità dell’altro e andare a prendere la bellezza di questa diversità. Con questo riusciamo a migliorare tutti quanti”.
La Redazione














