L’assessore al Turismo della Regione Sardegna, Franco Cuccureddu, è intervenuto ai nostri microfoni a margine della conferenza stampa di presentazione della World Cup 2024 di Beach Soccer, svoltasi nella sala conferenze de “Lo Quarter” di Alghero. Di seguito le sue dichiarazioni.
Assessore Cuccureddu, ancora una volta la città di Alghero e il Beach Soccer uniscono la Sardegna.
“Il binomio sport-turismo è un binomio sul quale la Regione Sardegna ha puntato molto. Già nelle passate legislature, gli eventi turistici hanno raggiunto target non facilmente raggiungibili con il marketing tradizionale o anche con il digital marketing. Noi crediamo che si possa dare valore al brand Sardegna. Tutti gli investimenti che la Regione Sardegna fa li fa per un ritorno e sono certificati da advisor che contabilizzano ogni singolo contatto. I grandi eventi di carattere europeo come questo, che per quindici giorni porta circa mille persone e quindi già di per sé questo è un movimento turistico rispetto alle 15.000 presenze sulla città di Alghero, sono molto importanti. Ancora più importante sarà il rimando che si farà nei media così come lo sarà il passaparola degli atleti. Per noi quindi, lo ribadisco, è importante associare i grandi eventi sportivi che si tengono in Sardegna al brand turistico della Sardegna”.
Nel corso della conferenza stampa abbiamo sentito le varie istituzioni coinvolte in questa iniziativa, anche quelle sportive. Voi vi siete insediati da poco alla guida della Regione Sardegna: il Mondiale di Beach Soccer nell’Isola può essere un obiettivo?
“Il Mondiale, rispetto all’Europeo, è molto più complesso da organizzare sia sotto l’aspetto organizzativo che su quello economico. Dovremo fare delle attente valutazioni e capire se ci sarà un ritorno capace di sostenere gli investimenti. Sicuramente la Regione Sardegna ci sarà e terremo ciò in considerazione. Chiaramente non basta candidarsi per ottenere il Mondiale. Sappiamo che quest’anno si svolgerà nelle Seychelles e che ci sono candidature anche per gli anni successivi però faremo le valutazioni del caso insieme ai nostri advisor, che verificheranno le potenzialità di ogni singolo evento e, se ci saranno le condizioni, la Regione non si tirerà indietro”.
Francesco Aresu