Con la Determinazione n.52 del 23 dicembre scorso l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive ha definito a rischio la sfida tra i grigiorossi di Davide Nicola e i rossoblù di Fabio Pisacane, suggerendo limitazioni alla vendita dei biglietti per i tifosi sardi, nello specifico ai residenti in Sardegna solo per il settore ospiti e solo ai possessori del programma di fidelizzazione del Cagliari Calcio.
Una decisione che ha lasciato di stucco il club rossoblù, non a conoscenza del provvedimento della Questura di Cremona richiamato nella determinazione, in cui sono citati non meglio precisati “episodi del passato” tra le due tifoserie, cui la stessa Questura fa riferimento. Per questo il Cagliari ha contestato la valutazione, sottolineando l’assenza di precedenti episodi di violenza o rivalità tra le due tifoserie, né storicamente né recentemente. Nella storia sportiva, i confronti tra i due club sono stati rarissimi e sempre privi di criticità. Un aspetto, pertanto, che testimonierebbe l’assoluta assenza di presupposti concreti per l’adozione di misure restrittive così gravi.
Eventualità
È ancora presto per eventuali provvedimenti limitativi da parte delle istituzioni, ma il club rossoblù, assistito come già in passato dall’avvocata Matilde Mura, potrebbe anche valutare il ricorso al TAR di Lombardia-Brescia per la tutela della propria immagine e di quella dei propri sostenitori. Un’azione che il Cagliari ha già intrapreso in passato in occasione di fattispecie simili, come avvenne nell’ultima trasferta di Empoli del 6 aprile 2025, quando si riuscì in extremis a evitare che moltissimi sostenitori rossoblù rimanessero fuori dal Castellani anche se in possesso di tagliando e con i viaggi già organizzati.
