L’allenatore del Cosenza, William Viali, ha parlato in conferenza stampa nell’antivigilia della sfida dell’Unipol Domus contro il Cagliari, in programma lunedì 26 dicembre 2022 alle ore 15.00. Queste alcune delle sue dichiarazioni riprese dai canali ufficiali del club calabrese.
Mister, il Cagliari ha cambiato guida tecnica passando da Liverani a Ranieri. Come lo affronterà?
“Faccio fatica a rispondere, nel senso che è chiaro che c’abbiamo pensato, abbiamo studiato quello che hanno fatto fino ad oggi. Il dubbio che possano cambiare qualcosa ci può essere al di là della presenza dell’allenatore che comunque è stato scelto, quindi questo dubbio ci può essere. E’ una cosa che mi interessa relativamente, nel senso che abbiamo dimostrato sul campo che il nostro problema non è affrontare più o meno bene sotto l’aspetto tattico gli avversari ma con la giusta mentalità. Quindi, al di là di quello che farà il Cagliari, dovremo avere una mentalità più cinica. Noi abbiamo un rapporto occasioni create e occasioni concesse troppo sballato. Questa proporzione deve assolutamente cambiare, dobbiamo diventare più pragmatici in area di rigore, più cinici nel fare gol e anche se non basta concedere 2-3 palle gol per non pigliare gol dobbiamo concederne di meno. In questo momento è così e dobbiamo assolutamente cambiare mentalità rispetto al risultato, che è l’unica cosa che conta”.
Contro il Cagliari si vedrà un Cosenza che concederà qualcosa di meno o un Cosenza che ci proverà? E poi come sta Florenzi?
“Per quanto riguarda l’atteggiamento tattico, non può scostarsi di molto dalle ultime prestazioni perchè comunque non è questione di baricentro. Se fosse una questione di baricentro, potremo cambiarlo ma se è una questione che noi abbiamo la partita in mano e una rimessa laterale, 7 vs 3 a vantaggio nostro e subiamo gol è una questione di mentalità e non di baricentro. Quindi andremo a Cagliari con lo stesso principio ma deve cambiare la mentalità. Florenzi? Come sapete ha avuto un problemino ma stamattina si è allenato e quindi, salvo imprevisti, dovrebbe essere tra i convocati”.
Pensa che sia mancata la mentalità oppure la squadra non ha recepito i suoi dettami tecnico-tattici oppure questa squadra non ha la qualità necessaria per la B?
“Partendo dal presupposto del risultato e dei punti, questo è un dato oggettivo ed è chiaro e giusto sottolinearlo. Per quanto riguarda recepire i principi, credo che le prestazioni abbiano detto che i principi siano stati molto ben recepiti. Le prestazioni sono giuste, anzi noi facciamo troppo all’interno della partita perchè le squadre che giocano contro di noi fanno molto meno quindi è solo una questione di mentalità perchè se no le statistiche sarebbero diverse. Invece la squadra fa quello che deve fare in possesso, in non possesso. Se vogliamo cambiare il conto finale, è una questione di scelte, di mentalità, di determinazione legato alla scelta in situazioni importanti”.
Avete 17 punti ad una gara dalla fine del girone d’andata. Come si fa a migliorare questa media?
“Per quanto riguarda le statistiche, è chiaro che l’obiettivo non può essere per forza un conto matematico la proiezione del girone di ritorno anche perchè l’obiettivo è sempre quello di migliorarsi. L’abbiamo fatto molto nella gestione della gara e non nei punti perchè alla fine sono molto similari, se levo il Pisa che chiaramente ho vissuto più da spettatore che altro. Quindi è chiaro che c’è un problema che ci portiamo dietro dall’inizio e credo che sia molto legato un po’ a quello che ho elencato fino ad oggi, al fatto di essere determinanti in fine di un risultato, in fine solo di una prestazione o solo di una realizzazione di un’idea. Noi siamo qui per fare punti, i ragazzi lavorano, si allenano e sulla predisposizione al lavoro non posso dire nulla. Lo dimostrano le prestazioni ma conta veramente poco se poi non sono rapportate con i punti”.
La Redazione