Dopo la convincente stagione con la maglia dei laziali del Cynthialbalonga nel girone G dell’ultima Serie D, il centravanti Marcos Sartor ha deciso di tornare nell’Isola per sposare il progetto tecnico della Costa Orientale Sarda di Francesco Loi. Ai nostri microfoni il nuovo bomber gialloblù ha analizzato tanti temi, tra cui quelli che sono stati i suoi primi giorni a Tertenia e i motivi che l’hanno portato a tornare in Sardegna. Di seguito le sue dichiarazioni.
Marcos Sartor, dopo la buona stagione con il Cynthialbalonga quali sono le prime sensazioni per questo tuo ritorno nell’Isola?
“Sono contento perché volevo rientrare. Ho trovato veramente un gruppo sano, di bravi ragazzi e quindi sono molto contento di essere tornato nell’Isola”.
L’anno scorso è stata una stagione in cui eravate diversi sardi alla corte di mister Mariotti al Cynthialbalonga. Com’è stata quell’esperienza?
“È stata una bellissima esperienza. Per me, fino a dicembre, avevamo fatto un bel campionato. Poi ci sono state altre problematiche a livello di infortuni ma io, personalmente, sono stato molto bene con il gruppo, il presidente non mi ha mai fatto mancare niente e quindi si sono trovato veramente bene. Però la voglia di tornare in Sardegna è stata grande e quindi sono veramente contento di essere qua e spero di dare il mio contributo”.
Anche quest’anno la Costa Orientale Sarda, così come nella scorsa annata, ha un gruppo composto da molti giovani e pochi over. I più esperti nella rosa, invece, sono tutti in attacco: ci sei tu, Mesina, Ladu e Floris. Senti un po’ la responsabilità di dare qualcosa in più anche ai tuoi compagni giovani?
“È bello avere questa responsabilità perché già da 8-9 anni sono qui in Sardegna, ho fatto sempre questa categoria e quindi la responsabilità c’è perché uno diventa sempre un pochino più vecchietto e ha un pochettino più di partite sulle spalle. È bello avere questa responsabilità, siamo un bel gruppo, non vecchio ma giovane e questo per me è importante. Speriamo di dare la nostra esperienza ai giovani, sappiamo che non è un girone facile e speriamo di fare un bel campionato”.
Parliamo proprio del girone G, che come sempre è complicato. Come giudichi la composizione del girone, le avversarie e poi soprattutto le altre sarde?
“Il girone G è un girone difficile e molto equilibrato. Si è visto l’anno scorso e anche due anni fa, è un girone dove non ti puoi rilassare. Giochi contro l’ultima o la prima in classifica e puoi perdere contro chiunque. Questo campionato sarà veramente tosto, ci sono tante piazze che hanno costruito ottime squadre e sarà davvero difficile. Le sarde del girone? Come ho sempre detto, le squadre sarde hanno qualcosa in più, hanno la voglia di salvarsi. E quindi sarà veramente difficile, sarà un campionato tosto e auguro a tutte le sarde di salvarsi”.
In chiusura, a quanti gol vuoi arrivare nella prossima stagione? Hai già una quota precisa in mente, magari la doppia cifra?
“I gol sono sempre importanti e quindi speriamo bene e spero di dare il mio contributo. Come ho sempre detto, se è vinciamo è bello. Poi se faccio gol è ancora più bello però la cosa più importante è vincere”.
Dall’inviato a Tertenia Francesco Aresu