Dopo due pari consecutivi, il Costa Orientale Sarda torna alla vittoria battendo 1-0 la Boreale. Queste le parole del tecnico dei sarrabesi-ogliastrini Francesco Loi al termine della sfida.
Sulla partita
“Era un partita molto difficile, lo sapevo, l’ho trasmesso ai ragazzi e il campo ha detto quello che immaginavamo. Abbiamo giocato contro una squadra che per quello che ha fatto vedere oggi a livello di qualità tecnica, sicuramente non merita l’ultimo posto in classifica. Siamo stati molto bravi a portare a casa i tre punti in una giornata dove probabilmente non li meritavamo appieno a livello di spettacolarità della partita, li abbiamo meritati perché siamo stati bravi, una volta andati in vantaggio in maniera abbastanza fortunato, a non rischiare quasi più nulla. Sono 3 punti che valgono 6, perché era facile perdere concentrazione su una partita del genere, portati dall’entusiasmo della classifica, invece siamo stati umili, abbiamo lottato, abbiamo sacrificato ed è una grande soddisfazione aver raggiunto un risultato importante che è il decimo risultato utile consecutivo, con una squadra che è scesa in campo con 9 giocatori sardi dall’inizio, dove guardando le carte d’identità si poteva leggere Triei, Jerzu, Tertenia, Ollolai, Nuoro. Penso che nella storia della Serie D in Sardegna sia successo veramente poche volte”.
Sullo step mentale fatto
“Quando si va a leggere il nostro percorso, è facile capire che le prime sette o otto giornate abbiamo fatto 24 reti e ne abbiamo subito quasi altrettante. Le ultime quattro partite non abbiamo subito gol e non abbiamo mai perso. Questa è una fase di crescita di una squadra nuova, che sta trovando la sua identità ma che sta ragionando da squadra di alta classifica perché dieci risultati utili consecutivi, in dodici partite i ragazzi hanno fatto undici punti in più rispetto all’anno scorso. Nella stessa giornata dell’anno scorso, abbiamo battuto il Sorrento che poi ha vinto il campionato 4-1. Oggi abbiamo vinto 1-0 contro l’ultima in classifica, quindi diametralmente opposto, ma i numeri raccontano che alla dodicesima giornata l’anno scorso avevamo 14 punti e quest’anno ne abbiamo 25. Ce ne mancano 19 per arrivare al nostro obiettivo: la salvezza. Adesso dobbiamo tenere questa umiltà, questa mentalità e continuare a credere nel progetto. Anche oggi ho rimesso in campo Cabiddu, che era dieci giornate che non giocava, un ragazzo che l’anno scorso giocava in seconda categoria. Non possiamo pensare sia facile un percorso di questo tipo, però ci stiamo mettendo tutto quello che possiamo per dare opportunità a questi ragazzi e poi stiamo facendo risultati importanti. In questo momento, alla squadra gli si può rimproverare di essere spettacolare ma gli si rimproverava di prendere gol. Io non gli rimprovero niente e gli faccio i complimenti”.
Scontro al vertice
“Ci arriviamo che scriviamo una pagina storica del calcio per questa società. Andremo a giocare in uno stadio vero, dove si respira calcio, contro una squadra costruita per vincere il campionato, contro una tifoseria molto importante a livello nazionale e andiamo da secondi in classifica, quindi per noi è un grandissimo orgoglio. Andremo a giocarci la nostra partita con tanta umiltà, sapendo che stiamo andando ad affrontare una squadra più forte di noi ma la classifica dice che siamo a tre punti, quindi abbiamo poco da perdere. Cercheremo di fare qualche gol in più rispetto a quelli che abbiamo fatto nelle ultime giornate ma se già dovessimo continuare nel trend di non prenderne sarebbe positivo perché vorrebbe dire fare undici risultati utili consecutivi che per la storia di questa società, in D, nessuno li ha fatti”.
Paola Cama