Le parole del tecnico del Costa Orientale Sarda Francesco Loi dopo il pari casalingo contro l’Ostiamare (2-2)
Sulla gara
E’ stata una partita difficile contro una squadra molto forte. L’Ostiamare è costruita per fare un campionato di altissima classifica, perché i giocatori che ha, per la maggior parte, hanno fatto il professionismo. Siamo partiti molto bene, abbiamo creato due o tre situazioni su palla inattiva dove per un soffio non abbiamo fatto gol. Poi, su un fallo non fischiato a centrocampo abbiamo preso una ripartenza e il gol dell’1 a 0. Mi è piaciuto che la squadra è rimasta tranquilla, ha rimesso in piedi la partita più che meritatamente. Forse non abbiamo osato un pelino di più nel primo tempo, quando l’inerzia stava volgendo dalla nostra parte. Il secondo tempo è partito male, perché abbiamo preso un gol su uno schema di punizione laterale loro che avevamo provato in allenamento. Purtroppo siamo stati un po’ disattenti e lui molto bravo a mettere la palla sotto l’incrocio. Però poi c’è stata una reazione importante, un eurogol anche da parte nostra, peccato perché poi abbiamo avuto la situazione con Nurchi, un rigore in movimento a cinque minuti dalla fine che poteva chiudere la partita. Rimane una prestazione importante, una prestazione fatta seguendo i nostri principi, rimane l’esordio di un 2008 in porta, che ha fatto una grandissima partita con grande personalità. Questa è la nostra strada
Sulla classifica
Guardiamo sempre verso il basso fino a quando non avremmo raggiunto la quota che ci garantirà la serenità assoluto e la permanenza sicura in categoria, perché come abbiamo visto oggi le partite sono tutte difficili, andremo a Nocera a giocare e sarà un’altra partita difficilissima, con loro che arrivano da sei vittorie di fila e che hanno una classifica importante. Giocheremo in una bolgia, con tantissimi spettatori, con una squadra che ha tanta autostima in questo momento, ma d’altra parte noi la nostra autostima ce la stiamo costruendo con i fatti e oggi c’è stata la dimostrazione che non siamo inferiori a nessuno e che possiamo giocarcela con chiunque. Bisogna tenere sempre i piedi per terra, perché quello che stiamo facendo a livello di esordio di ragazzi non è semplice poi sposarlo ai risultati, ma siamo convinti di continuare su questa strada. Il 2008 (il portiere Xaxa ndr) ha fatto 16 anni l’altro ieri, fare una partita in D di questo spessore, con un avversario di questo tipo, significa anche rischiare e accettare anche di poter sbagliare. Stesso discorso faremo a Nocera, magari con lui o con qualche altro ragazzo, però venderemo cara la pelle contro chiunque, questo è poco ma sicuro. Il discorso play off per noi è molto relativo. E’ fondamentale la salvezza.
Sulla scelta di tenere Aloia fuori
E’ una scelta tecnica perché Aloia ha giocato finora tutte le partite, però i nostri attaccanti non fanno gol da novembre e giustamente, siccome in rosa ne abbiamo diversi, è giusto dare la possibilità a tutti, anche perché si allenano tutti con il massimo della professionalità, e tutti hanno voglia di dare una mano al progetto. La cosa bella del gruppo, oltre ad essere molto sano, è un gruppo che rema tutto dalla stessa parte perchè oggi c’era in panchina Aloia, Ladu, Naguel, Nurchi, Floris. C’era in tribuna Antonio Loi, Satta, Zurbriggen, mancavano Serra e Piras, tutti giocatori potenzialmente titolari. Rimane che anche oggi abbiamo giocato con dieci ragazzi sardi dall’inizio, andate a cercarli nelle statistiche degli ultimi 20 anni in Serie D e ditemi dove li trovate.
dall’inviata Paola Cama