L’allenatore della Costa Orientale Sarda, Francesco Loi, ha parlato ai nostri microfoni a margine della vittoria casalinga per 3-1 allo Stadio Is Arranas di Tertenia contro il Sorrento. Queste le sue dichiarazioni.
Analisi della partita
“La vittoria è stata meritatissima. Devo dire che al 7’ l’approccio non è stato dei migliori. Abbiamo preso gol però c’è stata la reazione già nel primo tempo, al termine del quale avremmo meritato di essere davanti, con diverse occasioni da gol pulite, non ultima quella di Nurchi. La cosa bella è che adesso riusciamo a fare tanti gol, li facciamo tutti di qualità molto alta, quasi tutti su azione manovrata e diciamo poche invenzioni ed è sintomo che comunque la squadra è in crescita, ha ripreso forza mentale e dopo l’avvio stentato era difficile. Per quanto riguarda i cambi, per me non esistono titolari. Oggi mancava Ladu, che per noi è un giocatore importantissimo. Abbiamo la fortuna di poterci permettere di sostituire Piredda e Floris con Cadau e Mancosu, senza perdere qualità e andando a vincere la partita con i cambi. Onestamente non sono tante le squadre che possono permettersi di avere cambi come Mancosu o Cadau in panchina, però parliamo di due trentottenni, che hanno dimostrato che, con una mentalità di un certo tipo e con grande spirito, si può giocare in una categoria importantissima contro la squadra più forte del girone e far la differenza a 38 anni. È ovvio poi che il supporto di tutti è stato di grandissimo livello, a partire da Cogotti (2004), che nessuno sapeva chi fosse e che oggi dimostra di essere un giocatore che può fare partite importanti in un ruolo che non aveva mai fatto”.
Obiettivo umiltà
“La cosa importante è che noi rimaniamo umili, perché siamo a un punto dalla retrocessione e mancano tantissime partite, la salita è bella ripida, sarà difficile perché abbiamo lasciato tanti punti nelle prime partite e matematicamente i punti vanno fatti e ne vanno fatti 42-43 e siamo lontanissimi da quello che è l’obiettivo. Con questa mentalità, però, innanzitutto facciamo divertire la gente, portiamo a Tertenia, in Ogliastra, delle partite di un livello impressionante e poi sono molto contento della risposta e in generale al progetto che è di altissimo livello e il pubblico presente oggi è il grande riconoscimento al lavoro della società”.
La svolta
“Dieci punti nelle ultime cinque partite, quarto risultato utile in casa. Se si può dire che la scintilla è scoccata contro l’Aprilia? Sì, però alla settima eravamo ultimi in classifica da soli e state tranquilli che, finché ci sarò io in panchina, non se lo dimenticherà nessuno perché è bello scolpito dalle parti dello spogliatoio l’ultimo posto in classifica. Io in 20 anni ho avuto la fortuna di non averlo mai occupato e l’ho assaggiato al ventesimo anno. Vi garantisco che non è un bellissimo gusto però serve, perché un progetto nuovo ha bisogno di tempo, perché comunque bisogna avere la coscienza che giochiamo un campionato difficilissimo e che non siamo nessuno. Io dico che siamo gli ultimi degli ultimi. Noi abbiamo la storia del Muravera ma non siamo più il Muravera, questa è la realtà. Dietro di noi quest’anno non c’è nessuno, ci siamo solo noi, siamo gli ultimi arrivati con una rosa di giocatori importanti, scelti, per il 95% giovani sardi, che arrivano non esattamente con un pedigree griffato ma dalla Prima Categoria e noi siamo qui per far crescere l’ambiente e loro perché ci crediamo. È ovvio che questa cosa ha avuto delle difficoltà iniziali, fisiologiche, ne avrà altre, ma la grandissima forza nostra è che siamo delle persone molto equilibrate, quindi non ci esaltiamo assolutamente per aver battuto la prima in classifica ma non ci siamo depressi quando eravamo ultimi in classifica, anzi. Abbiamo cercato di trovare insieme ai ragazzi, che sono la cosa più importante, le soluzioni per cercare di rilanciarci e penso che le prestazioni, soprattutto a livello di qualità e anche l’umiltà che abbiamo avuto a livello di staff di tornare un po’ indietro sulle nostre scelte, di cambiare modulo, di cambiare sistema di allenamento, sono sinonimo di umiltà e di capire che chi comanda sono i ragazzi con le loro qualità e soprattutto chi ti dà la sentenza è il risultato finale del campo, il resto sono chiacchiere, perché a chiacchierare siam bravi tutti, a raccontare fandonie, a cercare giustificazioni. La cosa vera è che alla settima giornata eravamo ultimi, oggi non lo siamo più ma siamo sempre molto molto vicini a una zona rossa dalla quale vogliamo cercare di allontanarci per dare continuità al nostro progetto”.
Le prossime due gare contro Paganese e Lupa Frascati
“Se con la Paganese e la Lupa Frascati si potrà verificare se ci sarà da parte nostra un salto di qualità mentale? Questo salto di qualità lo devi vedere ogni domenica perché è sempre una partita diversa. Se mi dici che saranno difficili… questa non era facile. La Paganese ha costruito la squadra per stravincere il campionato insieme alla Casertana, è un campo difficile […] Andremo a fare esattamente quello che abbiamo fatto la prima partita, quello che abbiamo fatto quando eravamo ultimi e quello che abbiamo fatto oggi, con umiltà e cercando di essere al livello di poter sopportare questo campionato. Il campo dirà alla fine, non alla prima giornata o alla decima, se abbiamo lavorato bene o male”.
La Redazione