Le parole di Francesco Loi, tecnico della Costa Orientale Sarda, dopo il pareggio nel derby isolano contro il Latte Dolce di mister Giorico.
Rammarico
“È una gara fatta molto bene dai ragazzi, perché il primo tempo abbiamo avuto la gestione assoluta del campo, siamo riusciti ad andare in vantaggio su palla inattiva, abbiamo avuto altre situazioni importanti, il nostro portiere è rimasto abbastanza inoperoso; nel secondo tempo abbiamo sbagliato l’approccio i primi dieci minuti eravamo troppo molli, loro hanno ripreso campo, trovando il pareggio su una nostra disattenzione, perdendo completamente l’uomo in area come è successo domenica scorsa, e questo non doveva succedere. È vero che è dura se in una partita conti tre o quattro pali e traverse o non chiudi qualche situazione dentro l’area piccola, però fa parte del calcio. Ci teniamo di buono la prestazione e che rispetto all’andata abbiamo fatto un punto. Le prossime due partite giocheremo con due squadre difficili, all’andata abbiamo fatto due pareggi, a Ischia sarà durissima, ma andremo a cercare di riprenderci quello che abbiamo lasciato oggi in campo, perché i due punti che ci mancano in classifica ci avrebbero dato una serenità diversa”
Palla inattiva, croce e delizia
“Non è accettabile che ci perdiamo una marcatura importante dentro l’area perché sono i fondamentali del calcio, e quella è una questione di testa. Poi è vero che anche loro si sono persi Gallo, dispiace perché al netto delle palle inattive abbiamo creato su azione manovrata tanto, siamo tornati alle percentuali di inizio anno. La sfortuna è stata prendere dei pali, però non bisogna dimenticarsi che su un’altra palla inattiva anche loro nel primo tempo hanno preso l’incrocio dei pali pieno. Prendiamo tutti i lati positivi: la prestazione, il risultato ce lo teniamo stretto perché è un punto in meno che ci manca per raggiungere l’obiettivo, e l’aver messo in campo anche oggi una squadra molto giovane, con un 2006 all’esordio, prodotto del settore giovanile, un ragazzo di Tertenia, Zinzula che ha esordito a Uri, Sulis che ha annullato Kaio davanti. Però ci vuole più cattiveria e cinismo, perché ci mancano molti punti per arrivare a 44 e oggi avevamo la possibilità di accorciare. Bisogna rispettare l’avversario, una squadra che ci ha battuto due volte e che oggi ha dimostrato di essere quadrata, con individualità importanti, che si è rinforzata sul mercato e quindi non ci sputiamo mai sopra su un punto
Su Ischia e infortuni
Dispiace per Caferri, un ragazzo preso dalla Promozione, oggi ha fatto una gran prestazione, che all’ultimo minuto vada a sfasciarsi un ginocchio, per un ragazzo del 2005 fa tristezza, perché merita per l’impegno e la serietà. Purtroppo quest’anno siamo sfortunati con gli under, Piras e Cogotti sono fuori da un mese e mezzo, e sono due giocatori importanti, Scarafoni è fuori da un mese, tutti per infortuni così dove poi, anche su quei falli, ti viene fischiata punizione contro. Non voglio parlare di arbitraggio, perché non ha inciso sul risultato, ma sulla gestione sì. Una partita come questa non può finire con la mia squadra con tre ammoniti e loro neanche uno, perché deve finire con zero ammoniti da entrambe le parti perché è stata correttissima, non sembrava neanche un derby. Questo mi dispiace, fa parte del gioco. Domenica andremo a Ischia senza Ladu che era in diffida, senza Caferri, dovremmo reinventare un giocatore a sinistra, non recuperiamo nessuno degli infortunati che recupereremo tra due settimane, però a quel punto torneremo con la rosa al completo. Rientrano Bonu e Demontis, grazie a Dio questi ragazzi mi danno soluzioni, ho una rosa ampia, se no andremo a prendere dagli allievi o dalla Juniores che stanno facendo benissimo, sono primi in classifica, hanno voglia di mettersi in mostra. L’orgoglio di oggi è l’esordio di un 2006 locale, un 2003 del territorio. L’orgoglio di domenica prossima sarà cercare di fare prima di tutto risultato e magari ci sarà qualche sorpresa di qualche altro ragazzino che avrà la possibilità di cimentarsi in questo campionato.
dall’inviata a Tertenia, Paola Cama