Continua il nostro tour nei ritiri delle formazioni sarde del girone G di Serie D. Oggi facciamo tappa a Tertenia, in casa Costa Orientale Sarda. Uno dei “senatori” del gruppo guidato anche quest’anno da Francesco Loi è sicuramente il centrocampista Andrea Demontis, che è intervenuto ai nostri microfoni per parlare della nuova annata che attende i gialloblù. Di seguito le sue dichiarazioni.
Andrea Demontis, terzo anno al Costa Orientale Sarda, quarto se contiamo anche l’anno al Muravera. Quest’anno siete in pochi tra gli over e quindi ancora più responsabilità.
“Sì, quest’anno siamo un po’ di meno rispetto all’anno scorso, abbiamo salutato alcuni compagni e amici che sicuramente ci è dispiaciuto salutare però sono state fatte delle scelte e sono sicuro che ci daremo ancora di più da fare per cercare di sopperire alla mancanza dei ragazzi che c’erano l’anno scorso, che hanno trovato fortunatamente la loro strada e sicuramente auguriamo loro il meglio. Siamo un gruppo numeroso però la società adesso sta valutando un po’ di profili e auguriamoci che quelli che ci sono adesso siano d’aiuto per la stagione”.
Quali sono le prime sensazioni di questa nuova annata dopo poco più di una settimana di allenamenti?
“Sicuramente ho visto molta voglia di lavorare da parte di tutti, sia calciatori che staff. L’organizzazione mi sta piacendo e mi sta piacendo come stiamo lavorando. Lo so che sembra brutto da dire che mi piace faticare però stiamo faticando bene nel senso che finiamo l’allenamento soddisfatti e quindi questo è l’importante”.
Un commento su questo nuovo girone G che, come sempre, è composto da sarde, laziali e campane. Secondo te si è alzato il livello rispetto all’anno scorso?
“Diciamo che l’anno scorso, ad un certo punto della stagione, si è delineata una linea netta in cui c’erano le top della classe che erano praticamente imbattibili e non perdevano mai e quelle che all’inizio potevano sembrare delle squadre materasso si sono rivelate ostiche anche per noi nel girone di ritorno. Quest’anno, secondo me, è un campionato un po’ più livellato e non è una frase fatta. Ogni partita sarà una fatica incredibile e dunque non ci sarà una squadra contro cui potremo rilassarci o comunque contro cui potremo stare tranquilli”.
Terzo anno per la Costa Orientale Sarda e si sta alzando sempre di più l’asticella verso i giovani, con l’età media che si sta abbassando sempre di più ma con le ambizioni che restano sempre abbastanza alte. Data la tua esperienza, come si vivono momenti come questi nello spogliatoio?
“È una sensazione bellissima perché stiamo vedendo tutti quanti che vengono date delle opportunità che sicuramente, quando eravamo giovani noi, non c’erano. E quindi anche noi, immedesimandoci nei giovani, pensiamo “perché non è capitato a noi?”. Siamo contenti di far crescere questi ragazzi mettendo a disposizione tutto quello che abbiamo che può essere anche poco però cerchiamo di fare di tutto per aiutare loro a realizzarsi e con l’augurio che anche loro aiutino noi a raggiungere gli obiettivi”.
Un commento sulle squadre sarde del girone G di Serie D. Quest’anno c’è anche l’Olbia, retrocesssa dalla Serie C. E poi, oltre a voi del Cos e al Latte Dolce, c’è anche l’Ilvamaddalena che è risalita dall’Eccellenza.
“Sono contento che ci sia una squadra sarda in più rispetto all’anno scorso perché un derby in più fa sempre piacere. I derby sono partite che ti tengono di più sulle spine tutta la settimana, tengono la tensione alta in allenamento senza nemmeno il bisogno di parlare. Diciamo che sono partite che si preparano un po’ da sole e quindi mi piace questa adrenalina. L’Olbia si è iscritta verso la fine, la squadra è ancora in costruzione, sicuramente hanno già una buona base però non mi voglio sbilanciare sulle valutazioni perché realmente non ho ancora il quadro completo della situazione. Per quanto riguarda le altre compagini, con Uri e Latte Dolce ci abbiamo ormai fatto il callo in categoria e quindi le conosciamo bene. L’Ilvamaddalena? Conosco un po’ di ragazzi che giocano lì, so che stanno lavorando da un po’ per preparare la nuova stagione e le loro sensazioni sono molto positive. E quindi ci armiamo e andiamo in guerra”.
Hai detto ci armiamo e andiamo in guerra. Che stagione sarà questa per il Cos?
“Combattuta, come sempre. Fino all’ultimo secondo dell’ultima partita”.
Dall’inviato a Tertenia Francesco Aresu