Al termine della sfida persa contro l’Atletico Lodigiani per 2-0 il vice allenatore della Costa Orientale Sarda Antonio Carta ĆØ intervenuto ai nostri microfoni per commentare la prestazione e il momento della sua squadra.
Sulla gara
“Ć un momento cosƬ. Anche se il periodo comincia a diventare un po’ troppo lungo ed ĆØ allarmante perchĆ© la squadra gioca solo finchĆ© non subiamo il gol. Dopo che subiamo la rete ci viene la paura di perdere e non riusciamo più a far nulla, come oggi. Poi sta diventando una costante prendere gol intorno al 35° e il 40° del primo tempo. A prescindere dal fallo in area di rigore di cui mi parlavano, anche qui siamo andati un po’ molli. In area di rigore dobbiamo sempre fare le guerre per cercare di prendere la palla, gli avversari molto spesso riescono a prenderla buttandoci a terra, quindi ci vuole un po’ più di fisicitĆ nel difendere, cercare di tenere la posizione, di essere concentrati perchĆ© poi sono gli episodi. Anche domenica scorsa abbiamo subito gol su palla inattiva. Questo sta diventando un po’ una costante, in una squadra che ĆØ giĆ psicologicamente col morale sotto i tacchi. Poi prendi gol, devi andare a rincorrere e nella testa incomincia ad arrivare negativitĆ che porta a commentare una prestazione negativa. Guardando il bicchiere mezzo pieno, porto a casa la reazione dei ragazzi che fino all’ultimo hanno cercato di riequilibrarla, disordinatamente, però non hanno mai mollato. Questa può essere la chiave positiva che mi sforzo di trovare in una prestazione non all’altezza della situazione, perchĆ© l’aspettavamo tutti quanti, ci siamo guardati tutti quanti in faccia negli spogliatoi venerdƬ, abbiamo anche un po’ forzato per trovare una reazione, una scintilla che faccia scoccare sulla mente dei ragazzi un elemento positivo. Poi, penso che nessuno di noi poteva immaginare che noi, a questo punto del campionato, potessimo contare solo due punti in classifica. Però, chi conosce i ragazzi, sa che non sono uomini da due punti in classifica, sono ragazzi che si impegnano ogni giorno, probabilmente dobbiamo dare un po’ tutti quanti, staff, gruppo dirigenziale, tutte le persone che ci girano attorno quel qualcosa in più per far passare questo momento drammatico e venirne fuori, per riaccendere tutto il campionato”.
Verso la Paganese, venerdƬ prossimo
“Ć una partita come era una partita oggi con la Lodigiani, quella di mercoledƬ a Monterotondo, la prima in casa con il Latte Dolce. Sono tutte partite uguali. Del nome dell’avversario non ce ne deve importare niente, perchĆ© altrimenti risparmiamo i soldi della trasferta e rimaniamo qua. Io penso, invece, che dobbiamo andare lƬ a testa alta e dimostrare di esserci e di giocare. Poi se il campo dirĆ che usciremo un’altra volta sconfitti, bisognerĆ avere la forza di accettare il risultato e rimetterci in gioco tutti quanti, ognuno per le proprie responsabilitĆ . Ma dobbiamo rimetterci in gioco tutti quanti. Questo ĆØ l’unico segnale che mi sento di lanciare alla squadra, a tutto l’ambiente e a tutto il gruppo”.
Situazione infortuni
“Non guardiamo l’infermeria. Eravamo tutti felici e contenti di aver recuperato Piredda, poi venerdƬ nella rifinitura si ĆØ rifatto male. Abbiamo queste assenze ma gli assenti hanno sempre torto e fino a che non rientreranno avranno torto, perchĆ© ne vanno altri 11 in campo e altri 9 in panchina e quelli hanno ragione del risultato che ottengono in campo”.
Paola Cama














