Alcuni membri della dirigenza e dello staff rossoblù hanno rispettato le disposizioni della Regione Sardegna sulla quarantena autoimposta per chi è arrivato dalla penisola prima del 9 marzo. Grazie però alle esenzioni arrivate nella tarda serata del 10 marzo l’isolamento autoimposto è durato solo un giorno.
Le regole sono uguali per tutti, a prescindere dal ruolo che si ricopre. E, come si sa, anche lo sport è pienamente coinvolto nella gestione dell’emergenza coronavirus, sia a livello nazionale che regionale. In Sardegna le misure decise dal governatore Christian Solinas hanno progressivamente disciplinato gli arrivi nell’isola, specialmente dalle zone che fino al DPCM del 9 marzo erano definite rosse, tanto da istituire l’autoisolamento retroattivo di 14 giorni, periodo unanimemente riconosciuto dalla scienza come il limite per l’incubazione del coronavirus. Alla luce di queste disposizioni in tanti da lunedì sono stati costretti a “mettersi in quarantena”, per non incorrere in sanzioni. Tra loro anche alcuni membri della dirigenza e del nuovo staff tecnico del Cagliari, come il direttore sportivo Marcello Carli, il neo allenatore Walter Zenga, il suo vice Max Canzi, il tattico Gianni Vio e Alessandro Agostini, in sella alla Primavera. Per loro previsto un periodo di prevenzione da passare ad Asseminello, dato che alcuni di loro sono arrivati in Sardegna nei primi giorni della scorsa settimana da Milano. Nella tarda nottata poi grazie all’esenzione per motivi lavorativi tutti sono poi tornati nelle proprie case.
STESSO DESTINO PER LA DINAMO? – Insomma, una misura preventiva nel pieno rispetto delle nuove normative previste da Governo e Regione Sardegna, che potrebbero riguardare anche la Dinamo Sassari, impegnata ieri, martedì 10 marzo, nel ritorno della sfida di Champions League contro il San Pablo Burgos, disputata a porte chiuse dopo la protesta del presidente Stefano Sardara (supportato dalla Federbasket) contro l’iniziale decisione della Fiba di far giocare il match a porte aperte, in quello che può essere definito come il focolaio spagnolo del coronavirus. In base alle decisioni prese dal governatore Solinas, però, anche la Dinamo dovrebbe poter quindi evitare la quarantena autoimposta grazie al meccanismo di autocertificazione, che garantirebbe alla squadra sassarese l’esenzione.