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Gianluca Contini durante Olbia-Pontedera | Foto Sandro Giordano

Contini: “A Olbia per crescere, con il San Donato sarà una prova di maturità”

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L’attaccante dell’Olbia, Gianluca Contini, è intervenuto ai nostri microfoni durante la rubrica settimanale Serie C…entotrentuno. Queste le sue parole sul ritorno alla vittoria della squadra di Occhiuzzi, sugli obiettivi personali e di squadra e sul momento con i galluresi in terza serie.

Quant’era importante vincere domenica e soprattutto che mentalità ha ridato alla squadra tornare ai 3 punti dopo un periodo di difficoltà?

“Importantissimo, perché comunque era una vittoria attesa. Ci ha fatto bene e ora comunque dobbiamo pensare di non aver fatto nulla e continuare a lavorare sui concetti che ci sta dando il mister, cercare di fare ancora di più, questo sicuramente”.

Sei tornato in Sardegna quest’estate dopo un’esperienza fuori dall’isola: com’è stato tornare?

“È stato una anno particolare l’anno scorso, mi ha tanto aiutato a crescere, mi ha formato sicuramente tanto, mi ha fatto conoscere la categoria, che è una categoria che non conoscevo, venivo dalla Primavera, quindi è stata un’esperienza nuova, è stato bello tornare in Sardegna già consapevole delle cose che avevo imparato l’anno scorso. Sto cercando di fare il massimo e di mettere in campo quello che ho appreso anche qua ad Olbia, sperando di fare meglio di quello che ho fatto l’anno scorso”.

Secondo te cosa mancato alla squadra prima della sfida con l’Imolese?

“Il carattere l’abbiamo sempre avuto, e l’abbiamo dimostrato. Sono mancati magari i dettagli, sono quelli che fanno la differenza e che ci sono mancati nelle partite scorse. Domenica abbiamo fatto pochissimi errori e infatti abbiamo portato la partita a casa in una situazione non facile in dieci”.

Spesso si parla di Olbia e Primavera del Cagliari: è tanto lo stacco tecnico e mentale?

“Lo stacco c’è comunque, in Primavera affronti ragazzi della tua età o comunque poco più piccoli. Quando arrivi in Serie C c’è differenza, nel mio caso incontri difensori con esperienza che hanno giocato in campionati di livello quindi non è semplice: però cerchi comunque di farti forza, di portare avanti il lavoro che avevi iniziato in Primavera e cercare magari di apprendere anche dai grandi che hai in squadra e così magari riesci a fare un buon campionato o comunque a crescere di più”.

Capocannoniere in Primavera due anni fa e 8 gol a Legnago l’anno scorso: ti sei mai sentito sottovalutato?

“No, assolutamente. Io scendo in campo sempre per dare il massimo poi, alla fine, preferisco far parlare il campo. Io sto cercando in questi anni di dare il massimo. Per me è un’occasione per poter crescere, per poter ambire magari a palcoscenici spero importanti”.

L’anno scorso eri nel girone A con il Legnago, quest’anno nel B con l’Olbia: che differenze ci sono?

“Sono due gironi molto simili però in tutti e due si gioca molto a calcio. Quest’anno soprattutto non è un campionato molto duro, è un campionato dove trovi molte squadre che cercano di giocare. Poi ho affrontato il Fiorenzuola che l’anno scorso era nel mio girone, quindi squadre che giocano molto bene ce ne sono tante. Secondo me non ci sono tante differenze tra i due gironi”.

All’Olbia ci sono già stati dei cambi di modulo quest’anno: ti senti un attaccante duttile?

“Negli anni, anche in Primavera, ho ricoperto anche l’esterno d’attacco, ho fatto la punta a due, l’ultimo anno in Primavera giocavo davanti come prima punta. È vero: mi sono ritrovato in diversi ruoli però non ho preferenze, mi trovo bene con tutti i compagni e non ho la preferenza di uno. Non è nelle mie caratteristiche fare la guerra o comunque cercare di spizzare la palla o tenerla però se c’è bisogno cerco di fare anche quello, non ho una preferenza: dove mi mette il mister va bene, l’importante è che giochi (sorride n.d.r.)”.

Parliamo di attaccanti e di qualità. Com’è allenarsi con Ragatzu?

È un privilegio. Dani è fortissimo. In allenamento fa delle cose che sono impossibili da replicare. È un giocatore da dove posso prendere spunto per crescere perché è veramente forte”.

Cosa ti manca per fare in piena regola il salto tra i grandi?

“Devo cercare di lavorare magari un po’ sul mio corpo, cercare magari di mettere su qualche chilo perché quando sali di categoria magari non basta essere solo veloci”.

Hai avuto allenatori come Canzi e Agostini. Raccontaci mister Occhiuzzi: che tipo di allenatore è?

“Il mister ha sicuramente delle belle idee, stiamo cercando di portare in campo. Magari fino a adesso a momenti ci siamo riusciti a momenti no però è molto bravo anche a livello umano, ha compattato il gruppo, è un mister che comunque seguiamo, ci fa piacere averlo e speriamo comunque di tenerlo da qui fino alla fine della stagione”.

L’anno scorso hai sfiorato la doppia cifra. Cosa daresti per raggiungerla quest’anno?

“Darei tanto e spero di arrivarci”.

La mancanza di stabilità tattica in quest’Olbia. Hanno inciso gli infortuni, i tanti nuovi o è questione di mentalità?

“Il fatto che siamo in tanti nuovi giocatori all’Olbia ha inciso. Il mister è nuovo, dobbiamo abituarci come ho detto prima alle sue idee. Per molti, o per alcuni, era la prima stagione in Lega Pro. Quindi è vero non siamo stati fortunati sotto il punto di vista degli infortuni però siamo stati bravi fino ad adesso a cercare di non mollare mai. Non siamo sempre riusciti a portare in campo le idee del mister però, come abbiamo fatto domenica, ci siamo compattati nella settimana che abbiamo fatto dopo la partita di Coppa Italia. Abbiamo cercato tutti di tirare fuori quel qualcosa in più e arrivare al risultato che abbiamo poi avuto domenica”.

Al Nespoli arriverà il San Donato Tavarnelle: può essere la vera prova di maturità per l’Olbia?

“Domenica è una partita sicuramente importante per dare continuità a quello che abbiamo fatto contro l’Imolese. Non sarà una partita semplice come d’altronde quelle che abbiamo passato e che affronteremo. È una prova di maturità per vedere a che punto siamo, quanto siamo cresciuti e quanto ci ha aiutato la partita di Imola”.

Fiorenzuola, Ancona e Gubbio. Quale squadra ti ha impressionato di più? L’Olbia ha lasciato qualcosa sul campo contro queste formazioni?

“Il divario non è così ampio. In quelle partite abbiamo sbagliato qualcosa noi. Mi viene in mente il Fiorenzuola che gioca molto bene, una squadra che gioca veramente un gran calcio. Il livello della nostra squadra però è al pari di tutte. Noi cerchiamo di fare sempre il massimo, siamo al livello di tutte e ce la giochiamo con tutte”.

La Redazione

TAG:  Olbia Serie C
 
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