Un addio alla Torres che lascia qualche strascico quello di Andrea Congiu: il neo-difensore dell’Arzachena ha scritto sui social il suo lungo messaggio di saluto alla sua ex squadra.
“Ricordo come se fosse oggi quando, ancora piccolo, andai in un Vanni Sanna strapieno a vedere quel famoso Torres-Napoli che tutti noi sassaresi ricordiamo con piacere e orgoglio– scrive Andrea Congiu-. Una visione spettacolare, il rosso e il blu coloravano lo stadio e io che speravo un giorno di giocare per quei colori, per quella maglia storica e speravo che tutti quei cori un giorno potessero essere rivolti a me. Ci sono riuscito, mi sono guadagnato sul campo quella maglia e per quella maglia ho sudato, lottato e sputato sangue. Ma si sa, le favole non esistono e la realtà è ben diversa dai nostri sogni. Nonostante una stagione fantastica, conclusa anticipatamente con un terzo posto, qualcosa è andato storto. Non c’è stato alcun riconoscimento per me e i miei ex compagni. Nonostante tutto, a inizio anno ho rinunciato ad un’offerta irrinunciabile pur di rimanere ancora alla Torres, ma nel calcio tutti hanno la memoria corta. Mi sono ritrovato inspiegabilmente ai margini del progetto tecnico, trattato come l’ultimo arrivato e messo alla porta, costretto ad andare via e a rinunciare addirittura a ciò che mi spettava dal punto di vista economico. Ma quando giochi in una squadra così gloriosa, la squadra della MIA città, i soldi sono l’ultima cosa che conta. Alla base di tutto ci deve essere il RISPETTO, per il calciatore ma soprattutto per l’UOMO. Questo è venuto meno e per questo la mia strada e quella della Torres si sono divise. Ci tengo a ringraziare chiunque abbia speso parole di apprezzamento nei miei confronti e salutare quei tifosi che ci hanno sempre seguito, che mi hanno osannato e perché no, “insultato” quando l’ho meritato. Mi mancherete. Meritate di più. Un abbraccio”.
La Redazione