Il dirigente della squadra laziale, sconfitta domenica a Sassari, sbotta contro l’arbitraggio di Bianchini di Perugia, reo di non aver punito un intervento falloso con tanto di frattura alla mandibola.
Uno scontro più duro del normale, derubricato però a semplice intervento di gioco. Non per Augusto Ciarrocchi, amministratore delegato della Flaminia Calcio, che lancia accuse ben precise contro la terna arbitrale, rea di non aver punito a dovere la condotta di un difensore della Torres, uscita dal campo con un preziosissimo 1-0 firmato Minutolo. “Da 11 anni – recita la lettera scritta dal dirigente laziale al designatore Trefoloni, riportata da Il Messaggero – seguo le partite del campionato di serie D della Flaminia e non mi era mai capitato di vedere quello che è successo a Sassari domenica pomeriggio: quello che desta stupore è che né arbitro né guardalinee si sono accorti della violenza inaudita con cui un nostro giovane attaccante (Gianluca Polizzi, ndr) è stato colpito da un difensore della Torres, riportando la rottura in due punti della mandibola“.
Arbitraggio inadeguato secondo Ciarrocchi, che punta il dito contro il signor Bianchini di Perugia e i suoi collaboratori: “Una terna arbitrale insicura e, a dir poco, intimorita. Eppure di partite con squadre blasonate in stadi che incutevano un certo timore anche agli arbitri nel corso della lunga permanenza nel massimo campionato dilettantistico ne abbiamo giocate (Arezzo, Perugia, Pistoia, Siena). Al di là dell’arbitraggio quasi a senso unico, lo stupore si è trasformato in rabbia vedendo con quale sufficienza e con quanta fretta di chiudere la partita i signori della terna arbitrale hanno gestito i minuti successivi all’evidente grave infortunio, che non poteva essere scaturito da un normale fallo di gioco”. Poi, un ringraziamento al personale dell’ospedale Civile di Sassari, che ha curato il malcapitato Polizzi: “All’opposto, bisogna fare un plauso al personale dell’ospedale civile SS. Annunziata dell’accogliente città sarda per il loro comportamento, che è stato esemplare sotto ogni punto di vista. Se solo si potesse travasare un po’ di professionalità e un po’ di umanità da questi a quelli, anche lo sport ne avrebbe giovamento”.