È quanto rivelato dalla Nuova Sardegna oggi in edicola: sotto inchiesta per concorso in estorsione e rapina anche l’attuale patron Sechi e il vicepresidente Carboni, accusati dall’ex azionista Andrea Baeli.
La notizia è di quelle che ha suscitato clamore a Sassari: gli attuali vertici societari della Torres, il presidente Salvatore Sechi e il suo vice Antonio Carboni – oltre all’ex segretaria Rita Marras e all’ex patron Daniele Piraino – sono finiti al centro di un’indagine della magistratura sassarese con la pesante accusa di concorso in estorsione e rapina ai danni di Andrea Baeli, imprenditore romano che nel novembre 2016 divenne per qualche giorno azionista di maggioranza del club rossoblù. Secondo La Nuova Sardegna uscita in edicola oggi, i quattro sarebbero coinvolti in quanto accaduto il 30 novembre 2016 nella sede della Torres in via Romita, quando secondo il racconto di Baeli, circa 40 persone si sarebbero presentate insieme a Piraino (che qualche giorno prima si era dimesso dalla carica di presidente) per costringere l’imprenditore romano – accusato dai tifosi di essere un prestanome dell’ex patron Domenico Capitani – a stracciare i documenti firmati con la cessione delle quote che ne facevano l’azionista di maggioranza, ad apporre la dicitura ‘Annullato’ e a strappare il resto, poi raccolto dalla Marras in un sacchetto. “Ho potuto appurare che si trattava di tifosi della Torres, alcuni molto camuffati altri a viso scoperto, perché portavano cappelli e sciarpe con i colori sociali della squadra e peraltro si sono espressamente dichiarati tali”, avrebbe raccontato Baeli agli agenti del commissariato di Spinaceto dove ha sporto denuncia. “Dagli le carte, pezzo di merda – si legge in un altro brano –. Adesso devi distruggere i documenti davanti a noi. Qui a Sassari non ti vogliamo, ti facciamo andare via noi. Devi scappare, ma prima devi strappare quello che hai fatto firmare a Piraino”, avrebbero detto i tifosi a Baeli, prima di aggredirlo e prenderlo a sputi mentre saliva sull’auto presa a noleggio.
CARBONI E SECHI – Al vaglio degli inquirenti le posizioni degli attuali numero uno e due della Torres, Salvatore Sechi e Antonio Carboni: secondo il racconto della Nuova Sardegna, quest’ultimo sarebbe stato presente a tutta la “riunione”, suggerendo di far intervenire Sechi dopo che Piraino aveva già tirato fuori i documenti firmati per la cessione delle quote a Baeli, visto l’interesse manifestato in quel periodo dall’attuale patron per il salvataggio del club. Cosa che, effettivamente, avvenne qualche mese più tardi con l’acquisto del Tergu, club iscritto in Eccellenza, da cui ripartì l’avventura Torres. Gli indagati sono stati sentiti dalla magistratura sassarese prima dell’estate, ma ancora regna il riserbo sui contenuti delle conversazioni, in cui parrebbe che tutti abbiano però respinto al mittente ogni accusa, dando una diversa versione dei fatti. È facile aspettarsi, nelle prossime ore, ulteriori dettagli di una vicenda che, per l’ennesima volta, mette la Torres al centro di veleni e situazioni che poco o nulla hanno a che vedere con l’aspetto sportivo che, invece, vede oggi gli uomini di Mariotti impegnati a Lanusei per il derby di Coppa Italia (match che vi racconteremo a partire dalle 15.30).
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