Nuova puntata nella querelle tra i primi due club nella carriera del numero 18 del Cagliari: al centro del contendere il presunto mancato pagamento di circa 500 mila euro per diritti di formazione.
Il presente di Nahitan Nández sono il Cagliari e una salvezza da raggiungere. Il futuro è ancora da scrivere, ma quando si parla del León e di mercato è scontato aspettarsi un’estate calda. Il passato, dal canto suo, torna ad affacciarsi. Il Cagliari è tranquillo, il giocatore pure, ma è interessante quanto sta accadendo intorno al numero 18 rossoblù. È delle ultime ore infatti la notizia che il suo primo club, l’Atlético Ituzaingó de Maldonado, porterà davanti al TAS – il Tribunale per l’Arbitrato Sportivo di Losanna – il Peñarol, società cui venne ceduto El León nel 2013. Il Maldonado contesta il mancato pagamento da parte della società di Montevideo di una cifra superiore ai 500 mila euro relativa al trasferimento di Nández dal Boca Juniors al Cagliari. Un estremo tentativo da parte del club del presidente Carlos Soba, dopo che sia la Federazione uruguaiana che la Corte d’Appello del Paese sudamericano hanno dato parere negativo alla richiesta del Maldonado.
I 500 mila euro richiesti dal primo club di Nández sono relativi ai diritti di formazione, diritti già corrisposti secondo il Peñarol al momento del passaggio del León dal Carbonero al Boca Juniors. Il nodo della questione è il mantenimento di una percentuale da parte del Peñarol fino al momento del trasferimento al Cagliari: per questo motivo il Maldonado ritiene di dover ricevere anche una percentuale dei 18 milioni di euro versati dal club rossoblù a quello di Buenos Aires. Nessun pericolo per il Cagliari, ma l’ennesima puntata di questa telenovela spiega, una volta di più, la complessità di una trattativa che, nell’estate 2019, tenne con il fiato sospeso la società di via Mameli e i tifosi rossoblù.
Matteo Zizola