Su le colonne de La Gazzetta dello Sport l’ex attaccante del Cagliari, al momento in prestito al Como, Alberto Cerri ha parlato della sua nuova avventura ma è tornato anche in maniera molto dura sul suo passato in rossoblù, chiudendo di fatto ogni possibilità o quasi a un suo ritorno in Sardegna.
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Sull’impatto positivo a Como: “Avere continuità sta influendo e non poco, a Cagliari giocavo tre minuti, poi dieci minuti. Così non rendo”. Cerri che su Cagliari è molto netto: “Mi hanno rinnovato il contratto e mi hanno detto che sarei stato tra le prime due scelte dell’attacco. Ma tra dire e il fare… Non hanno avuto coerenza. Se a Cagliari mi dovessero dire dopo questo periodo a Como che credono ancora in me non vedo perché dovrei crederci”.
La scelta
“A scegliere il Como – dice il centravanti – mi hanno convinto le telefonate di Gianfranco Zola. Mi chiamava con il presidente Wise, suo compagno al Chelsea, anche in videochiamata. Mi sentivo anche un po’ in imbarazzo ma ho subito percepito fiducia. Se mi sento un leader? Siamo tutti leader ma quando abbiamo perso tre gare di fila ho saputo dare equilibrio ai compagni”.
La Redazione














