Raffaele Cerbone ha ritrovato la vittoria con l’Arzachena dopo un mese e mezzo, contrassegnato da diversi problemi per i contagi. Il tecnico biancoverde commenta la vittoria per 2-3 sul campo del Cassino.
«È una vittoria per noi importantissima, che ci dà un po’ serenità», la soddisfazione di Cerbone. «Abbiamo vissuto dei momenti difficili negli ultimi quaranta giorni, non solo per la questione del COVID-19: ha potuto creare alcune difficoltà a livello psicologico per i miei giocatori, anche fisicamente. Abbiamo fatto due partite in tre giorni, complicate: il Cassino è una buona squadra, di categoria, gioca bene e quando va sopra è difficile rimontare. Abbiamo fatto quello che dovevamo fare, in alcuni frangenti siamo stati fortunati come non è successo domenica. Devo dire che questa vittoria nasce dalla prestazione di domenica, dove avevamo fatto veramente bene ma avevamo perso. Portiamo a casa una vittoria molto importante».
Cerbone non vuole commentare l’arbitraggio, che a detta dei padroni di casa è stato negativo: «Io, tre anni fa, ho preso quattro mesi di squalifica per aver parlato degli arbitri. Quindici giorni fa ho preso gol al 94′, vincevo 2-3 col portiere a terra: il regolamento dice che col portiere a terra si deve fermare il gioco. Gli episodi fanno parte della gara: domenica a nostro sfavore, oggi a seconda di altri a nostro favore. Ci sono gli organi per giudicare, io non lo faccio per abitudine: l’ho presa da tre anni ed è meglio fare così».
Cerbone valuta la partita e cosa si aspetta adesso: «Il primo tempo doveva finire 0-0. Poi un episodio dove abbiamo commesso un errore, facendo fallo su un giocatore di spalle, e abbiamo preso gol. Anche domenica, nel secondo tempo, avevamo fatto la stessa cosa: la capolista Monterosi ha avuto difficoltà a superare la metà campo. Forse questa squadra dev’essere punta nell’orgoglio: lì dobbiamo crescere, per riuscire a rimettere a posto le partite. Oggi siamo stati bravi e fortunati a reagire, però non abbiamo risolto nulla. Il nostro cammino è pieno di insidie, il COVID-19 ha creato problemi importanti. Siamo l’unica squadra che giocherà ogni tre giorni, perché dobbiamo ancora recuperare tre partite: per noi sarà un tour de force. Dobbiamo cercare di uscirne il prima possibile, perché questa squadra ha le qualità e lo spirito per farlo. Dobbiamo accompagnarlo con la fisicità, facendola durare il più possibile».
La Redazione