Continua a far discutere il nuovo caso scommesse nel mondo del calcio che vede coinvolti diversi giocatori di Serie A e Nazionale, da Fagioli sino a Sandro Tonali. Sulle pagine dell’edizione odierna, venerdì 20 ottobre, del giornale La Verità, è apparso tra gli altri anche il nome di Nicolò Barella, citato in un’intervista da Maurizio Petra, zio del calciatore Antonio Esposito e presunta fonte di Fabrizio Corona, personaggio che è tornato alla ribalta anticipando alcuni nomi di giocatori che sarebbero coinvolti nello scandalo. Una citazione a cui Barella ha deciso di rispondere in maniera ferma sfruttando i propri canali social.
Reazione
Petra durante l’intervista afferma di essere in possesso di una pennina usb in cui sono raccolte delle dichiarazioni che vedono protagonista Esposito, indicato come il “banco” del giro di scommesse. Tra i file contenuti nel dispositivo ci sarebbe un audio in cui il nipote di Petra si confronterebbe con Zaniolo. “In uno si sente chiaramente la voce di Antonio e di Zaniolo che conversano, secondo mio nipote, con altri calciatori di Serie A – afferma Petra durante il proprio racconto sul giornale diretto da Maurizio Belpietro-. Uno ha un accento che sembra portoghese…parlano chiaramente di scommesse fatte, di somme vinte e perse (57.000 euro, 30.000, 6.000), di importi consistenti. Su specifica domanda di Antonio i presenti rispondono menzionando i nomi di Lamela, Gyasi, Barella e lo stesso Nicolò (Zaniolo, ndr). Si sente Antonio dire: “State attenti, se vi beccano vi inc…o qualcosa del genere. Mio nipote chiede: “Ma dove vi mettete a giocare?”. E, non ricordo chi, risponde: “Nelle stanze”, senza specificare a quali stanze si riferisse“. Esposito ha negato negli scorsi giorni un suo ruolo nella vicenda, ma Petra durante l’intervista prova a smentire la sua versione. Parole che hanno spinto Nicolò Barella alla reazione con dichiarazioni forti e decise. “Da un giornale che si chiama La Verità ci si aspetterebbe più serietà. L’unica VERITÀ è che siete dei pagliacci” – afferma nella prima storia pubblicata sul proprio profilo Instagram il centrocampista cagliaritano. “Sono stato zitto per troppo tempo, nonostante tutto quello che ho letto sul mio conto – continua Barella -. Non mi sono mai piaciuti i giochi d’azzardo, figuriamoci le scommesse (per lo più sul mio lavoro). L’unica cosa che mi interessa – conclude – è tutelare le mie figlie e la mia famiglia da questa merda. Per questo da oggi passerò per vie legali“.
La Redazione