Era prevista nella mattinata la prima udienza del processo ormai noto come “Goal” e che vedrà di fronte la società che detiene i diritti di immagine del giocatore, la Goal Services Consulting del procuratore Pablo Bentancur, e quella rossoblù del presidente Giulini.
L’udienza è stata rinviata al 14 febbraio su richiesta della Goal Services Consulting rappresentata da Luca Crotta per rinvio di trattative, al quale non si è opposta la società del Cagliari rappresentata dagli avvocati del Cagliari Delogu, Porzio e Marini, e dall‘AD Carlo Catte. “La controparte ha richiesto un rinvio e noi non ci siamo opposti. Giuridicamente abbiamo la possibilità di costituirci più avanti e non ci sono scenari da prospettare– le parole dell’avvocato rossoblù Porzio-. Teniamo a precisare che il giudizio di oggi riguarda solo Goal Service e non il giocatore che non è coinvolto in questa vicenda. Il contratto sportivo non è oggetto di contestazione ed è assolutamente valido”. Alla prima tappa del processo era assente il procuratore del giocatore, Pablo Bentancur.
Così invece Luca Crotta, avvocato della Goal Services insieme a Luca Tettamanti: “C’è solo l’accertamento di un diritto, per capire solo a chi spettano i diritti di immagine di Nandez. Non c’è ancora l’accordo quindi si metteranno intorno a un tavolo per cercarlo; se si troverà un accordo tra le parti (Cagliari e Goal) e il giudice lo avvallerà, non ci sarà bisogno di un’altra udienza”. Difficile al momento sbilanciarsi a riguardo, ma filtrerebbe un cauto ottimismo per una definizione amichevole della vertenza che da oltre un mese ha agitato gli animi nell’ambiente rossoblù.
Francesco Aresu