Una Dinamo già sicura del passaggio del turno ospita al Pala Serradimigni gli israeliani dell’Hapoel Holon.
Per Sassari sarà l’occasione di sperimentare e magari dare più minuti a qualche seconda linea, inserendo il nuovo arrivato Coleby; il tutto senza perdere di vista l’obiettivo primo posto nel Girone A. Alla vigilia della gara ha parlato l’assistant coach Edoardo Casalone: “Conosciamo bene la forza di Holon, una squadra che nelle ultime 8 partite ne ha vinte 7 e ha perso solo contro Maccabi in campionato. L’Unet ha trovato una nuova identità con il cambio in panchina, diventando più costante nel raggiungimento dei risultati. Al momento giocano un’ottima pallacanestro, molto legata al pick and roll: è una squadra esperta di giocatori che si conoscono bene, abituati a condividere il campo, con pedine di grande esperienza. Rispetto alla sfida di andata incontriamo una squadra diversa sotto certi aspetti: oltre all’allenatore sono cambiati anche gli interpreti, anche se l’ossatura -che è quella che decide il modo di giocare- è rimasta la stessa. Hanno aggiunto al roster una pedina di assoluto livello come Joe Alexander, che Sassari conosce bene, hanno cambiato il centro titolare dopo aver salutato Williams ma resta il loro modo di giocare nei pick and roll, con giocatori di grande esperienza: uno su tutti Guy Pnini che è il playmaker aggiunto della squadra, conta tanto dentro al campo per le sue qualità tecniche ma soprattutto è un punto di riferimento per i compagni. Dovremo scendere in campo con grande concentrazione perché con squadre di questa caratura non si possono commettere errori, sono quelle partite che si vincono non facendo qualcosa di straordinario ma facendosi trovare pronti e non lasciandosi sorprendere dagli avversari”.
“Quella di domani è una sfida importante perché conta per il piazzamento – prosegue l’assistant biancoblu- abbiamo conquistato la qualificazione matematica ma sappiamo che il piazzamento in classifica alla fine della prima fase conta per l’ingresso nei playoff; per questa ragione vogliamo assolutamente portare a casa il risultato sapendo di poter contare anche sul fattore campo e sulla spinta del PalaSerradimigni. Già all’andata fu una partita giocata fino all’ultimo tiro, i ragazzi sono concentrati e sanno che dovranno giocare una partita di intensità per tutti i 40 minuti perché non sarà facile. Questa mattina ci siamo allenati e abbiamo visto una grande concentrazione sul campo, segno che non ci sono scorie dalla partita con Trento: siamo abituati a resettarci e riprogrammarci subito dopo una vittoria o una sconfitta. Siamo consapevoli dell’importanza di questa partita e siamo pronti ad affrontarla nel migliore dei modi”.
Immancabile un pensiero sulla morte di Kobe Bryant: “Era molto più di un giocatore, un personaggio che ha fatto tanto per il basket facendo innamorare tanti ragazzi di questo sport. È stato un esempio dentro e fuori dal campo per tanti sportivi e giocatori, quindi ovviamente oggi i nostri pensieri vanno a lui e soprattutto alla sua famiglia vittima di questa immane tragedia. È stato ambasciatore della pallacanestro in tutto il mondo, legato all’Italia da un rapporto speciale visto che suo padre ha giocato qui, e testimonial degli ultimi mondiali, resta la sua instancabile attività visto che, anche dopo aver appeso le scarpe al chiodo smettendo di esprimere il suo talento sul campo, ha portato avanti la sua passione per la pallacanestro ispirando tantissimi giovani”.