Le parole del responsabile del settore giovanile del Cagliari a Cuore Rossoblù.
Così Pierluigi Carta, di nuovo alla base dopo l’esperienza in Gallura: “Mi piacciono le responsabilità e non ho avuto dubbi quando il Cagliari mi ha chiesto di tornare: da sardo, prima che professionista, la voglia di fare il massimo c’è eccome. Ringrazio Marino (presidente dell’Olbia, ndr), l’esperienza di Olbia mi ha fatto scoprire tanti aspetti come il rapporto con i collaboratori. La pressione non manca, ma è una bella pressione: sono d’accordo quando si dice che le potenzialità del nostro settore giovanile sono enormi. Operiamo in un territorio con numeri ridotti e difficoltà logistiche ed economiche evidenti, ma siamo sicuri che in tutta la Sardegna ci siano profili in grado di diventare professionisti. La sfida è dare opportunità e far sì che vengano colte”.
Sul capitolo Academy in Ogliastra: “Bernardo Mereu ha voluto fortemente questo progetto, ma voglio precisare una cosa: l’Ogliastra deve fare la sua parte, il Cagliari arriva per dare una mano con innovazione e proposte, ma sarà fondamentale l’applicazione di chi opera nel territorio. In Sardegna bisogna costruire e implementare i network affinché nessun talento si disperda, così che i tecnici crescano e condividano tecnologie. Qualcuno diventerà calciatore, ma tutti diventeranno uomini. Academy e settore giovanile devono guardare al campo ma anche al resto, come il rendimento scolastico“.
Sulla Primavera: “Sul campo Canzi e Agostini hanno fatto un grande lavoro e continueranno a portarlo avanti. Ci sarà un fisiologico rinnovamento, ma anche ragazzi con un anno in più di esperienza. La nuova regola sui 5 fuoriquota ci aiuterà a dare continuità alla splendida stagione scorsa. Ladinetti e Gagliano professionisti? La loro firma è un altro capitolo importante della loro crescita, ma deve rappresentare un punto di partenza perché qui non si firma per caso. Matureranno tra Prima squadra e Primavera: Riccardo ha fatto vedere ottime cose in regia e da mezzala nell’ultima stagione, lavorando costantemente anche con mister Maran. Luca è un attaccante che unisce alla fisicità grandi doti tecniche e balistiche, alle porte c’è una stagione dove mettere alle spalle un campionato che non l’ha visto protagonista, mentre lui deve esserlo”.