Ospite negli studi di Sportitalia per la trasmissione Calciomercato, il direttore sportivo del Cagliari Marcello Carli ha fatto il punto del mercato rossoblu.
“Stiamo vivendo emozioni forti in città, i biglietti per domenica sono già esauriti tutti. Però il calcio inizia il 2 settembre col campo e il lavoro va alimentato giorno per giorno e seguire il mister. Dobbiamo essere consapevoli che potrebbero esserci momenti difficili”.
“Simeone? Il mercato finisce tra dieci giorni, noi sull’attacco siamo molto sereni. Siamo tanti e con giovani di prospettiva come Han, Cerri e Despodov, se il mercato dovesse offrire qualcosa lo valuteremo, ma solo se ci rinforzerà. Per me la forza della squadra e il gruppo, in tanti sono rimasti, ma abbiamo perso Nicolò a centrocampo; uno non pensavamo di prenderlo (Nainggolan ndr) e avevamo già in mente due centrocampisti, ma il presidente è stato bravo a cogliere l’opportunità. Il nostro obiettivo sarà quello della salvezza, prima otterremo i 40 punti e poi magari ci divertiremo. Sarà un campionato difficile e impronosticabile per tutti, sia per lo Scudetto che per le Coppe e la salvezza. Stiamo cercando di trasmetter che vogliamo un futuro importante per la società, le leggende sono sempre il nostro faro: arrivare a 40 punti sarà dura per tutti, dobbiamo giocarcela con tutti e non so dire quanti punti avremo a fine anno”.
Su Barella: “La Roma era interessata, ma il ragazzo aveva preso una scelta. Loro si sono comportati bene e hanno accettato: per noi ci sarebbero stati più vantaggi nella trattativa con la Roma perché avremmo potuto inserire dei giocatori di livello nell’affare. Alla fine abbiamo trovato un accordo serio con l’Inter con la volontà del ragazzo. Possiamo dire che il nostro mercato è nato da lì, è stato bravo il presidente a investire nuovamente tutto e di più. Era normale che Barella andasse via nonostante l’attaccamento fortissimo a Cagliari e spero che ci sia una bella accoglienza per lui allo stadio quando verrà a giocare in Sardegna”.
Sulla seconda punta: “Il grosso l’abbiamo fatto. Deve essere un’opportunità che ci migliori l’organico, non che ci porti a dover valutare i nostri per vedere se sono allo stesso livello. Ounas? Lui è un giocatore di livello”.
Su Cragno: “Ha avuto una crescita incredibile, per me è tra i primi tre in Italia. Questo infortunio non ci voleva, lui però è positivo e speriamo di avere buone notizie venerdì. Abbiamo comunque Rafael e Aresti che ci danno garanzie”.
Sulle uscite: “Per Colombatto c’è una trattativa col Saint Truiden in Belgio, ma nel calcio finché non c’è la firma non è mai fatta. Confermo che il Crotone vorrebbe Despodov in prestito”.