Lunga intervista di Cronache di Spogliatoio a Elia Caprile, portiere che ha disputato gli ultimi sei mesi con la maglia del Cagliari e che probabilmente verrร riscattato dai rossoblรน nei prossimi giorni dal Napoli: vi riportiamo alcune dichiarazioni dell’estremo difensore.
La scelta Cagliari
“Il ragionamento รจ stato semplice: volevo giocare. ร un bisogno fisico che ho. Il campo e lo stadio pieno, decidere le sorti della partita. A Napoli ho giocato 6 partite, in quei 6 mesi sono stato benissimo, sia con il gruppo che con la piazza. Stavamo bene insieme. Ma personalmente a un certo punto, a dicembre, mi sono guardato allo specchio dicendo: โOk, forse vincerai lo Scudetto, ma riesci a reggere altri 6 mesi senza praticamente giocare?โ.ย Ho fatto la scelta piรน giusta: รจ vero, il Napoli ha vinto e non sono campione dโItalia, ma sono andato a Cagliari, in una piazza importante e storica del nostro calcio.ย Avevo detto che per me lo Scudetto sarebbe stato salvare il Cagliari. Sono contentissimo di questa scelta: ho trovato un altro gruppo di persone fantastiche, anche chi lavora con la squadra”.
Su Nicolaย
“La prima volta che ci siamo conosciuti a Empoli, siamo andati in uno stanzino con il preparatore dei portieri Sicignano e mi ha dettoย โSei tu il titolare, giochi. Non preoccuparti, voglio un portiere che esce, che rischia, devi essere spavaldo, vai a prendere le rimesse lateraliโ.ย E sono cose che abbiamo fatto anche questโanno a Cagliari, pure a San Siro”.
Sull’impatto in Sardegna
“Secondo me รจ un dovere del calciatore conoscere e sperimentare la cultura della cittร in cui va a giocare. A Cagliari il mio nome si รจ sposato bene con โSantโEliaโ, che da loro รจ unโistituzione. Dopo le parata allโesordio me lo hanno scritto in tanti. Il quartiere dove sorge lo stadio si chiama cosรฌ e ho voluto andare oltre: sono andato a visitarlo e mi sono informato. Volevo capire cosa rappresentasse per la cittร .ย Mi sono veramente integrato bene a Cagliari. Hanno avuto fiducia in me dopo 6 mesi che non giocavo. Nel tragitto verso San Siro per lโesordio contro il Milan ho proprio pensato: โOk, mi torno a divertireโ. Integrarsi รจ una responsabilitร del calciatore. Ho il dovere, secondo me, di far passare anche dei messaggi belli e importanti”.
La Redazione














