Missione compiuta. La Dinamo Banco di Sardegna Sassari ha strappato una delle due gare dei quarti playoff giocate al Taliercio e torna in Sardegna con l’opportunità di chiudere la serie con due vittorie davanti ai propri tifosi. Una Gara 2 splendida quella giocata dai biancoblù di Piero Bucchi che hanno messo la museruola alla Reyer Venezia: un dato esplicativo sono i soli 10 punti concessi alla squadra di Spahija nel terzo quarto che ha segnato la fuga del Banco, che ha messo in ghiaccio la partita all’inizio del parziale finale. Alla sirena finale è 55-81.Â
La cronaca – Entrambi i coach hanno confermato gli starting five di Gara 1, Bucchi con Dowe, Kruslin, Jones, Bendzius e Stephens, mentre Spahija ha risposto con Granger, Bramos, Parks, Willis e Watt. Inizio contratto del Banco di Sardegna che ha sofferto l’aggressività degli avversari; a sbloccare la quota zero sul tabellino è stato Kruslin in penetrazione dopo il 4-0 firmato Parks e Bramos. I biancoblù sono usciti alla distanza, cavalcando Dowe e Jones, con quest’ultimo che ha avuto tutta un’altra faccia rispetto a quella vista in Gara 1. Il risultato è rimasto in equilibrio con Granger a firmare il sorpasso della Reyer con l’arresto e tiro sulla sirena del 22-20. Equilibrio che si è visto anche nei secondi 10′ con tanta Italia in campo: Gentile ha risposto a Spissu, poi è Raspino a pareggiare a quota 24 con la mano sinistra. Venezia ha provato a strappare sulla tripla di Tessitori, il libero di Mokoka e la magata di Spissu su persa di Treier, ma la Dinamo è rimasta lì sfruttando la certezza Diop. Kruslin ha messo per la prima volta tre punti di divario in favore dei suoi sul 34-37, a cui però ha fatto seguito il tiro dalla media di Parks. Sono gli ultimi punti del primo periodo che ha visto in conclusione due grandi difese di squadra negli ultimi attacchi a disposizione (36-37).
Tensione e intensità (e di conseguenza percentuali basse) sono stati anche il leit motiv dell’avvio del terzo quarto che ha visto sbloccarsi finalmente Stephens con un appoggio di mano mancina, seguito dal palleggio, arresto e tiro dall’angolo di Jamal Jones per il 37-43 che ha costretto al timeout Spahija. L’ex Cagliari e Dowe sono saliti in cattedra, il piccolo alza l’alley oop per il lungo poi ha realizzato l’and one del 40-48 per un parzialino di 5-0 che ha risposto alla tripla di Spissu. Jones ha regalato ai sardi dalla lunetta il +10, poi è Kruslin a piazzare la bomba del 50-63 sfruttando la rottura prolungata della Reyer, interrotta dai liberi di Tessitori e la schiacciata in contropiede di Brooks che ha indotto Bucchi a chiamare il minuto di sospensione. Il finale di quarto è stato caratterizzato dalle tante gite in lunetta con le squadre che sono andate all’ultimo mini intervallo sul 46-57. Robinson ha trovato subito in apertura la tripla del +14, poi Dowe in step-back ha messo il punto esclamativo del 46-63. Venezia è annichilita, Kruslin dall’angolo ha fatto ancora male per il +22 che ha praticamente chiuso i conti con 6′ da giocare. C’è tempo per il primo canestro di un Eimantas Bendzius, comunque utile in difesa, e i punti dei compagni che hanno ritoccato le proprie statistiche finali. Ora la serie si sposta in Sardegna con Gara 3 in programma giovedì 18 maggio alle 21:00.
Reyer Venezia-Dinamo Banco di Sardegna Sassari 55-81 (22-20, 14-17, 10-20, 9-24)
Venezia: Spissu 10, Parks 10, Bramos 5, Granger 7, Brooks 2, Willis 4, Moraschini , De Nicolao, Chillo, Watt 9, Mokoka 2, Tessitori 6.
Sassari: Stephens 6, Robinson 7, Dowe 14, Kruslin 11, Bendzius 2, Diop 20, Jones 12, Devecchi, Treier, Chessa, Gentile 2, Raspino 2.
Arbitri:Â Lanzarini, Sahin, Bongiorni
Matteo Porcu














